Se la musica tradizionale irlandese è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, ciò lo si deve soprattutto a Paddy Moloney, morto lo scorso 12 ottobre all’età di 83 anni.
Nel novembre del 1962, insieme a Sean Potts e Michael Tubridy, aveva fondato la band The Chieftains, con la quale aveva inciso una gran quantità di dischi.
Dopo un certo numero di anni trascorsi a suonare nei pub, il successo internazionale venne quando Stanley Kubrick scelse alcuni loro brani per la colonna sonora del film Barry Lyndon, il rivoluzionario lungometraggio del 1975 tratto dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray, lo stesso autore de La Fiera delle Vanità. Tra gli altri brani, in quella colonna sonora, spiccava Women of Ireland (Mná na h-Éireann), che, riarrangiata su un tradizionale dei primi del Novecento, divenne uno dei loro cavalli di battaglia nel corso delle centinaia di concerti proposti al pubblico in ogni parte del mondo.
Non si contano le collaborazioni che Moloney e compagni, ebbero negli anni a seguire: da Van Morrison, con il quale realizzarono lo stupendo Irish Heartbeat del 1988, a musicisti del calibro di Sting, Mick Jagger dei Rolling Stones, Sinaed O’Connor, Jackson Browne, Rickie Lee Jones, Chet Atkins, Emilou Harris e moltissimi altri.
Ma soprattutto I Chieftains influenzarono e promossero la riscoperta della musica tradizionale irlandese, gaelica e celtica, il che indusse una gran quantità di complessi a seguire le loro tracce nella ricerca di melodie, ritmi, strumenti musicali ormai dimenticati da tempo. In Italia, per esempio, intorno alla metà degli anni Settanta, il folk ebbe un risveglio notevole: gruppi quali la Lionetta o il Canto Vivo rispolverarono canti dei quali non si era più saputo nulla dai tempi del Canti Popolari del Piemonte di Costantino Nigra. Ma in tutta l’area occitana si riscoprirono danze e canzoni che vengono ancora riproposti ogni anno nel festival Occitamo, che si ripeterà anche quest’anno con una grande festa diffusa che tra le Valli Stura, Maira, Po e Infernotto, la Valle Varaita, Grana e la Pianura del Saluzzese con incursioni oltralpe, pronte ad accogliere tanti gruppi musicali provenienti da tutta Italia e Francia.
Una tradizione, dunque, che Paddy Moloney ha contribuito a far rinascere per il godimento non solo dei musicofili ma di tutti coloro che vivono la musica come gioia e divertimento.