Amici e adepti del politicamente scorretto ecco un bocconcino prelibato fatto apposta per voi!
Si tratta dell’ultimo libro di James Ellroy, l’amatissimo scrittore di noir americano che non si stanca di proporci nuove storie sull’America più marcia e corrotta. In “Panico” (Einaudi – Stile Libero Big, pp.387, €19,50) l’autore si sbizzarrisce con l’aria di chi si diverte un mondo.
Lo sfondo è sempre la sua amata/odiata Los Angeles. Il periodo quello dei primi anni Cinquanta. Freddy Otash è un ex poliziotto che, sotto la copertura di un’agenzia di private eye, va alla ricerca di notizie scottanti riguardanti le star di Hollywood per girarle a Confidential, un famigerato tabloid che vive sui vizi delle star del mondo del cinema e non solo.
Naturalmente la ricerca di vicende scabrose non ha come fine soltanto la messa alla berlina dei personaggi più noti, ma sfocia spessissimo in ricatti e ritorsioni che non hanno altro scopo che incastrare altri personaggi altrettanto noti.
Attori e registi come Liz Taylor, Rock Hudson, Orson Welles, James Dean, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, ma anche musicisti del calibro di Art Pepper e John Coltraine, o ancora politici come Joseph McCarthy, quello della “caccia alle streghe”, su su fino al futuro presidente John Fitzgerald Kennedy, all’epoca senatore democratico, hanno tutti uno o più scheletri nell’armadio.
Ellroy affonda le mani fin nel profondo di questa melma fatta di corruzione, lussuria e perversione sessuale, immoralità della peggior specie, ingordigia di denaro, droga, fornendoci un quadro distante anni luce dall’immagine edulcorata che ce ne è sempre stata fornita. Parallelamente viene descritto l’ambiente comunista che all’epoca furoreggiava negli ambienti radical-chic della West Coast, e che, contrariamente a quanto ci è sempre stato raccontato, rappresentava un’autentica quinta colonna sovietica all’interno del tessuto sociale americano.
In questo “Panico” lo stile si è fatto meno ostico rispetto ad altri suoi lavori; sempre originale e “suo”, ma più vicino ai primi romanzi, quelli della trilogia del sergente Hopkyns, o alle tetralogie di Los Angeles e di Underworld USA.
Anche “Panico” fa parte di una nuova tetralogia – genere che Ellroy ama alla follia – che si era aperta con Ricatto, uscito nel 2013, cui seguiranno altri due capitoli. Ma nel frattempo l’esplosivo autore americano ha dato vita anche a un’altra saga inaugurata con Perfidia cui è seguito Questa Tempesta.
Ma non c’è da farsi prendere dall’ansia: solo i veri cultori dell’autore si riempiranno la casa di tutti i suoi volumi che occupano alcuni scaffali delle loro librerie.
“Panico” può essere letto tranquillamente come una singola storia. E, detto tra di noi, ne vale la pena. E se poi vorrete approfondire, sappiate che vi dovrete armare di tempo e di pazienza.