Popolo di gente che va veloce, quello italiano? Non sempre.
La velocità celebrata dai futuristi, Giacomo Agostini che trionfa sulle piste di tutto il mondo, poi imitato da Valentino Rossi ed ora da Dovizioso. Dominik Paris che conquista la coppa del mondo di SuperG e sfiora pure quella in discesa libera vincendo nuovamente due gare di fila nelle due specialità.
Poi, però, ricominciano i Gran Premi di Formula 1 e per la Ferrari son dolori. Gli stessi dell’anno scorso e di quello prima. E ancora. Strano, perché i grandi esperti del settore si erano lanciati in dichiarazioni entusiaste dopo le prove delle nuove Rosse di Maranello. Più o meno lo stesso entusiasmo che aveva accompagnato la presentazione della scorsa stagione e di quelle precedenti. Più o meno lo stesso entusiasmo che aveva accompagnato i cambiamenti al vertice della Scuderia che fu di Enzo Ferrari.
Siamo solo alla prima gara e la netta supremazia delle Mercedes nel Gp d’Australia, con Bottas che ha staccato Hamilton, può rivelarsi solo un caso. Occorrerà tempo per valutare davvero il potenziale delle due scuderie. Però davanti a Vettel è arrivato anche Verstappen, con la Red Bull, e questo non è un gran segnale. Come non è un segnale rassicurante per Vettel una quarta posizione salvaguardata esclusivamente dai box che non hanno permesso al giovane Leclerc di sorpassare il compagno di squadra. Proprio la prestazione del giovane monegasco rappresenta l’unico elemento di soddisfazione per Ferrari.
Mentre tra le delusioni va annoverato il quindicesimo posto dell’unico italiano in gara, Giovinazzi con l’Alfa Romeo. Ottavo Raikkonen sull’altra Alfa Romeo, ma a distanze imbarazzanti rispetto al vincitore.
Si spera che qualcosa possa cambiare prima del prossimo Gp in Bahrein a fine marzo, anche per evitare un noiosissimo campionato con le Mercedes sempre vincenti e con Ferrari e Red Bull a contendersi il terzo gradino del podio.