Dunque, caro Direttore, oggi voglio parlare di… fascismo. No, non un, palloso, discorso storico… Sul tema hanno scritto De felice, Nolte, Gregors…e che mai potrei aggiungere io, in queste poche righe, e con il mio, ancora minore, sapere?
E neppure, non ti preoccupare, è mia intenzione tessere una qualche apologia… se fossi in vena di nostalgie, andrei a fare una gita a Predappio, con qualche vecchio amico. Con, l’inevitabile finale alla Ca’ del Sanzoves…
Io vorrei solo parlare della parola “fascismo”. Che mai come oggi è stata abusata e sfruttata. Con il corollario di un’altra, “nazismo”. Correlazione sulla quale il De Felice (tanto per fare un none) troverebbe molto da ridire….

Dunque…. per gli ucraini e, soprattutto per i loro fan nostrani, Putin è un fascista. I russi fascisti, e, in particolare, il battaglione Wagner nazista. Per altro queste accuse si mescolano spesso con quelle di comunismo, peggio, stalinismo…. Cosa alquanto buffa in bocca ai figli e nipoti degli adoratori di Baffone. Che fino a qualche decennio fa celebravano entusiasti il paradiso in terra sovietico. Ogni allusione alla giovinezza di D’Alema, Bersani & co. non è casuale ed, anzi, assolutamente voluta.
Dall’altro lato Mosca, e con lei i suoi italici sostenitori, destri e sinistri, accusano di fascismo l’Ucraina, di nazismo Zelensky e i suoi fidi (?) mercenari del battaglione Azov. Che, lo so bene, utilizzano simbologie delle Waffen SS, e richiamano Bandera. Il nazionalista ucraino che si schierò con Hitler.
E quindi, mi dirà qualcuno, l’accusa russa ha una qualche sostanza e ragione di essere…
Bah, a parte che certe simbologie le ritroviamo anche nell’altro schieramento… Quelli del Wagner innalzano teste di morto e rune, come i loro dirimpettai della Azov… e poi io, con il tempo, ho imparato a non farmi abbagliare, in positivo o negativo, da simboli e bandiere. Ma andare a sbirciare chi e cosa ci sia dietro. Chi regga quelle bandiere. E chi manovri e comandi…
Ora vedere Zelensky, di famiglia ebraica, cresciuto negli States, finanziato da Soros e soci, farsi fotografare felice e contento con la bandiera che fu di Bandera… beh, mi ha fatto ridere. E pensare a quanto siano stupidi tanto quelli che, inviperiti, lo accusano di essere un fascista e un nazista, quanto quelli che, in preda a confusi nostalgismi, si accendono di improbabili entusiasmi..
Stupidi e, soprattutto, facili da manipolare. E coloro che menano la danza, lo hanno capito bene.

Il fatto è che il nostro mondo occidentale, quello italiano soprattutto, è popolato di genti che si dicono marxiste e confondono il barbone di Treviri con Groucho…. e di fascisti/nazisti, più o meno neo- o cripto-, che manco sanno distinguere Mussolini da un comico di bassa lega.
Ignoranza – voce del verbo ignorare – pericolosa. Perché usare a sproposito le parole non è ininfluente. Anzi, è proprio con le parole male utilizzare che si fanno danni peggiori (forse) che con le bombe. Perché, prima o poi, gli arsenali si svuotano. Ma le parole continuano a girare. Corrompendo anime e cervelli…
Allora, vediamo di lasciare stare il fascismo, il nazismo, il comunismo… Sono stati, grandi, drammatici, fenomeni storici. Che vanno, o meglio andrebbero studiati nel loro contesto. Con un minimo di serietà.
Non sono categorie dello Spirito, o peggio epiteti e slogan buoni per tutte le stagioni.
Pensare che Zelensky possa essere l’erede di Bandera, significa solo confermare le ragioni di Marx sulla storia, che quando si ripete diventa farsa… e il Presidente ucraino per le farse è interprete perfetto.

Quando parliamo di questo conflitto, come di altri, e delle grandi tensioni che attraversano lo scacchiere geopolitico, lasciamo stare il fascismo. Che era cosa molto più seria di quanto credano oggi sia i suoi detrattori, che i suoi apologeti.
Vediamo di essere realisti. E di cercare di comprendere cosa stia avvenendo. Senza fette di mortadella sugli occhi. Senza slogan e senza fantasticherie…
Altrimenti, lasciamo perdere. Andiamo a fare il tifo in curva per, che so, il Sassuolo o il Livorno. O parliamo di Sanremo e del seno della Ferragni.
Il nostro livello è quello..