Non occorrevano grandi doti divinatorie per capire che, appena terminato il blocco dei licenziamenti, gli imprenditori italiani ne avrebbero approfittato immediatamente. E visto che non si fidano delle poste, hanno comunicato i provvedimenti con messaggi sui telefonini. Arrivederci e grazie. Anzi, addio e basta.
Il giornale di riferimento dei pentapoltronati è insorto: si rischia il disastro sociale. Verissimo. Ma il prode ex lider minimo cosa ha fatto quando ha guidato il governo? Oltre a pensare alla propria carriera avrebbe potuto dedicare un briciolo di tempo per pensare a come far crescere il Paese, a come offrire un’alternativa a settori che erano in crisi prima che la banda Speranza affossasse l’Italia con una gestione pessima dell’emergenza.

Invece niente. L’unica idea è quella di drenare altre risorse per destinarle ai renitenti alla vanga ed alle vittime dei licenziamenti. Non un’idea che sia una per lo sviluppo. Solo assistenzialismo.
Non è che sul fronte privato vada meglio. L’innovazione richiede investimenti e, per investire nel settore privato, si attendono i soldi pubblici. Mica una novità. Però la politica ha ben altre priorità. Come il ddl Zan, da approvare subito e senza modifiche per consegnare ai magistrati le chiavi di altre celle.
Dunque i disoccupati, i licenziati non rompano le scatole con i loro problemi irrilevanti rispetto a battaglie molto più utili. Centinaia, poi migliaia, poi centinaia di migliaia di posti di lavoro persi non valgono la felicità di poter sbattere in galera chi ha guardato male un ex maschio che vince le gare femminili di atletica.
E poi è più facile creare leggi liberticide piuttosto di creare posti di lavoro credibili e stabili. Certo, al lavoro possono provvedere i consigli illuminanti di influencer con finte lauree o vittime di professione che organizzano raccolte fondi a proprio favore per comprarsi una Mercedes. Sempre che qualche collega milionaria conceda di occuparsi di chi vuol lavorare e non solo di chi vuole aggiungere altri colori alla bandiera arcobaleno.

È l’Italia del futuro, bellezz*. Di furbetti, renitenti alla vanga, piangine, bullizzati senza bulli, influencer che dettano la linea a magistrati dalle manette facili.
2 commenti
In Italia i partiti di governo, soprattutto PD e 5 STELLE sono incapaci di creare i presupposti per favorire lo sviluppo delle aziende e quindi i fallimenti sono aumentati.
LE AZIENDE CHIUONO E LA DISOCCUPAZIONE DILAGA.
Gli attuali Ministri non si preoccupano, tanto loro sono ricchi con uno stipendi di oltre 20.000 euro al mese !!!!
Questi politici incapaci e corrotti, non pensano alle migliaia di famiglie che hanno perso lo stipendio ed adesso sono disoccupati.
Sarebbe bastato intervenire TAGLIANDO LE TASSE come ha proposto SALVINI e le aziende sarebbero rimaste in Italia.
Nono è possibile gestire un’azienda in Italia, quando le tasse sono troppo più elevate rispetto alle altre nazioni.
Per essere competitivi occorre avere gli stessi oneri fiscali come tutti gli altri paesi !!!!
In Italia i partiti di governo, soprattutto PD e 5 STELLE sono incapaci di creare i presupposti per favorire lo sviluppo delle aziende e quindi i fallimenti sono aumentati.
LE AZIENDE CHIUONO E LA DISOCCUPAZIONE DILAGA.
Gli attuali Ministri non si preoccupano, tanto loro sono ricchi con uno stipendi di oltre 20.000 euro al mese !!!!
Questi politici incapaci e corrotti, non pensano alle migliaia di famiglie che hanno perso lo stipendio ed adesso sono disoccupati.
Sarebbe bastato intervenire TAGLIANDO LE TASSE come ha proposto SALVINI e le aziende sarebbero rimaste in Italia.
Non è possibile gestire un’azienda in Italia, quando le tasse sono troppo più elevate rispetto alle altre nazioni.
Per essere competitivi occorre avere gli stessi oneri fiscali come tutti gli altri paesi !!!!
Abbiamo bisogno di persone oneste e capaci al Governo.
Quando si andrà a votare scegliete i partiti che vogliono creare un’Italia migliore dove si possa lavorare senza troppe TASSE