Qualcuno si era illuso che, dopo le piogge di maggio e di inizio giugno, l’allarme siccità fosse destinato a scomparire sino al prossimo anno. Macché. Poco importa se le falde acquifere sono tornate alla normalità, se i laghi hanno recuperato il loro livello, se la quantità di acqua caduta ha raggiunto le medie del passato e, in qualche caso, le ha superate. I chierici della disinformazione hanno già ripreso a terrorizzare con l’incubo della siccità, della mancanza di acqua.
Il terreno, troppo secco a causa della mancanza di piogge, non è in grado di assorbire l’acqua di eventuali temporali estivi. Ed allora bisognerebbe andare a rileggere i giornali o a rivedere i TG di inizio anno. Quando i sedicenti esperti spiegavano che per combattere la siccità e l’aridità dei terreni non sarebbero bastati anche intensi temporali ma sarebbero serviti giorni e settimane di pioggia continua.
È arrivata la pioggia continua, qualche esperto in vena di onestà ha sostenuto che la situazione per quest’anno era tale da non destare preoccupazioni, ma poi è arrivato il primo caldo ed i disinformatori sono tornati alla ribalta. Moriremo tutti di sete e di fame, perché i campi non possono essere irrigati a causa della siccità.
Ormai la realtà è una variabile indipendente per i chierici di regime. L’importante è creare terrore attraverso continue emergenze, vere o preferibilmente inventate. Un virus nuovo, la sete del mondo, le bombe atomiche, le carestie, l’invasione dei clandestini, l’inquinamento che stermina gli abitanti della pianura padana, il crollo del potere d’acquisto delle famiglie, lo scioglimento dei ghiacci ed il mare che sommergerà tutte le città sulle coste. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ora che ha finito di studiare, con calma, è tornata sulla scena anche Greta. Che si andrà a riunire con i deturpatori di monumenti e quadri per far sentire tutti più in pericolo. Il piccolo genio ha già scoperto che bombe e missili fanno male. Ma solo quelli russi, mentre l’uranio impoverito delle munizioni inviate a Zelensky combatte l’acne e fa bene alla pelle.
La prossima frontiera del terrore mediatico sarà rappresentata dell’intelligenza artificiale. Ma con calma. Perché serve tempo affinché i chierici della disinformazione italiana capiscano di cosa si tratta.