Un ricercatore italiano assassinato negli Usa. Ed un turista italiano ferito a poca distanza. L’assassino è un afroamericano già arrestato 11 volte ma perfettamente libero di uccidere. Capita, i criminali non sono una specialità di un luogo particolare. E la giustizia fa mediamente schifo in ogni parte del mondo. Però la vicenda non può essere lasciata cadere come se nulla fosse successo. In primis perché la vittima è l’ennesimo cervello in fuga dall’Italia e non bastano, evidentemente, tutte le inutili chiacchiere del governo dei Migliori per frenare l’esodo e per favorire i rientri in Italia.
Dove, non a caso, il potere d’acquisto continua a calare, unico Paese industrializzato al mondo mentre in Germania la crescita ha superato il 33% e negli Usa ha sfiorato il 50%. Però i Migliori continuano a chiedersi le ragioni della fuga.
Magari i Migliori, insieme al codazzo dei politicamente corretti, potrebbero anche chiedersi perché in Italia i boldriniani hanno imposto inginocchiamenti di massa per celebrare un afroamericano ucciso da un poliziotto bianco negli Usa e non hanno proposto analoghe manifestazioni di solidarietà per un giovane italiano ucciso da un afroamericano. Si inginocchieranno i calciatori? I cestisti? La Merlino in tv? Boldrini in parlamento?
Oppure, visto che la vittima è un italiano e l’assassino un afroamericano con precedenti di aggressioni, si farà finta di niente? Arriverà l’indignazione del Papa? Si muoveranno i divi di Hollywood? O almeno i semidivi di Cinecittà e delle reti tv?
Per il momento tutta questa indignazione non si percepisce. Ma sarà sicuramente una questione di tempo.. Sicuramente.