Peccato che il politicamente corretto atlantista vieti la riproposizione dei Sette Nani di Biancaneve. Se no l’immagine dei maggiordomi italiani di Biden sarebbe quella di Gongolo. Perché i dati economici che arrivano dalla Cina hanno mandato in sollucchero tutti i sostenitori di RimbanBiden. Pechino registra un calo sia dell’export sia dell’import. È la fine del Dragone! Beh, forse solo l’inizio della fine. Perché il surplus commerciale rimane spaventosamente alto.
Dunque forse è un po’ prematuro parlare di crisi. Così come era prematuro, il mese scorso, raccontare che l’economia italiana era la migliore d’Europa per poi ritrovarsi, pochi giorni dopo, a spiegare che il Pil italiano calava, a differenza di quelli di Francia, Spagna e Germania. Ma i tanti Gongolo neomeloniani non ci han fatto caso.
Tornando alla Cina è comunque vero che il Paese iperpopolato ha non pochi problemi. E la guerra di Biden e Zelensky li acuisce. Non a caso Washington sta facendo di tutto per farla proseguire a lungo. Con tutti i rischi che ciò comporta per gli stessi Stati Uniti. Ma ai burattinai di Biden poco importa delle conseguenze sulle popolazioni. Innanzitutto perché a pagare il prezzo più alto sarà l’Europa e, dunque, gli Usa elimineranno il principale concorrente.
Inoltre indeboliranno la Russia ed anche la Cina. Dove, peraltro, sta aumentando rapidamente la disoccupazione giovanile. Ma sta aumentando anche il risparmio dei cinesi. Creando, dunque, una riserva di liquidità che potrebbe garantire un nuovo boom qualora le misure del governo venissero considerate soddisfacenti. Quello relativo al risparmio delle famiglie è un dato in controtendenza rispetto all’Italia dove le scellerate politiche al servizio di Washington stanno erodendo le risorse famigliari.
Con un’altra differenza sostanziale: in Italia l’inflazione continua ad essere superiore al 10% per i prodotti del carrello della spesa mentre la Cina è in deflazione. Dunque costano meno i prodotti per il mercato interno, ma anche quelli destinati all’esportazione. Al contrario, in Italia costano di più e la produzione perde competitività.
Ora si vedrà la reazione di Xi Jinping. Che potrebbe spingere per un immediato allargamento dei Brics, in modo da poter disporre di un mercato più ampio schierato contro gli atlantisti. Oppure potrebbe preferire un irrigidimento della politica interna per prevenire ogni dissenso.