Chico Forti, imprenditore ed ex velista italiano, rientrerà in Italia nei prossimi giorni, a seguito dell’accoglimento della richiesta di scontare il resto della pena in Italia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Secondo quanto dichiarato dal leader dei 5 Stelle, il governatore della Florida ha autorizzato il rientro in patria di Forti, sulla base della Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo (CEDU), che ammette che un condannato negli USA sconti, dopo 20 anni, il resto della pena in Europa.
La vicenda giudiziaria di chico forti
La vicenda giudiziaria di Chico Forti inizia il 15 febbraio 1998. Quel giorno, Dale Pike viene trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach a Miami. Chico Forti, che stava acquistando dal padre di Dale, Anthony, il Pikes Hotel di Ibiza, viene accusato di essere autore dell’omicidio. Il movente, secondo l’accusa, è una truffa realizzata da Pike padre nei confronti di Chico durante l’acquisto dell’hotel.
Nel 2000 arriva la condanna all’ergastolo senza la possibilità di liberazione condizionale, ma Chico ha sempre dichiarato di essere vittima di un errore giudiziario. Gran parte dell’opinione pubblica italiana si è attivata per ottenere una revisione del processo: fra queste figure, il volto più noto è il cantante Jovanotti.
Perché Chico Forti è rientrato in italia solo adesso
“Onorevole Di Maio, anzi Luigi, visto che già ti considero un amico, tu hai già diritto di richiedere la commutazione di sentenza perché l’Italia è a credito. Abbiamo rilasciato vari cittadini americani reclusi in Italia con sentenze equiparate alla mia (…). Perché io non posso ricevere lo stesso trattamento? Ho passato vent’anni in catene per un delitto che non ho commesso. Ciò che voglio è tornare in Italia, vivere il resto della mia vita da libero cittadino”
Queste parole sono state pronunciate da Forti un anno fa, in una lettera aperta al ministro Di Maio. Il ministro dichiara di aver lavorato incessantemente nell’ultimo periodo, assieme allo staff Farnesina, per poter far rientrare in Italia il connazionale. La Convenzione di Strasburgo prevede infatti che dopo aver scontato 20 anni di reclusione si possa tornare nel Paese d’origine; l’Italia, come sottolinea Forti, ha riconosciuto questo diritto a vari cittadini statunitensi. Gli Stati Uniti, oggi, dopo 20 anni di pena scontata da Forti, hanno autorizzato il suo rientro in patria.