Il pesce blob è noto a molti per essere il pesce più brutto del mondo. Infatti, nel 2013 è stato il vincitore della competizione indetta per scegliere la mascotte ufficiale della Ugly Animal Preservation Society. Tuttavia, il pesce blob in natura non è veramente come crediamo, o meglio come ci mostrano le foto in cui si trova nelle mani di pescatori o biologi marini. Ma scopriamo perché il suo aspetto è così mutevole.
Psychrolutes marcidus
Scoperto per la prima volta dall’ittologo australiano Alan Riverstone McCulloch (1885–1925) il pesce blob appartiene alla famiglia degli Psychrolutidae, che comprende 37 specie che abitano i fondali marini di tutti gli oceani. In particolare, il blobfish vive in Australia sud orientale, Tasmani e Nuova Zelanda.

Il nome marcidus fa riferimento al suo aspetto raggrinzito quando si trova fuori dall’acqua. Le poche ossa che possiede sono morbide e non possiede la vescica natatoria poiché non ne ha bisogno. La muscolatura è assente, così come i denti, tuttavia il suo stomaco ha un forte potere corrosivo che gli permette di nutrirsi senza problemi di ciò che trova nei fondali, in particolare crostacei. Le sue dimensioni variano dai 30 ai 40 centimetri e le femmine tendenzialmente sono leggermente più grandi.
La dualità del pesce blob
A differenza delle innumerevoli immagini che ci mostrano il pesce blob come un animale dall’aspetto sgradevole e l’espressione triste, esso in realtà ha un volto segreto. Infatti, quando si trova nel suo habitat naturale appare irriconoscibile.

Eccolo mentre nuota a circa 600 – 1200 metri di profondità. Ma perché allora quando si trova in superficie sembra tutt’altro animale? La ragione di questo cambiamento è la grande differenza di pressione, infatti nei fondali marini, dove nuota il pesce blob, si aggira intorno a 60 – 120 volte quella percepita all’esterno.
Il pesce blob: un animale a rischio di estinzione
Per quanto possa sembrare bizzarra, l’idea alla base della competizione indetta dalla UAPS aveva un obiettivo preciso e ammirevole. Infatti, sempre più specie di animali sono a rischio di estinzione. Ciò è conseguenza dell’antropocene, un’era dominata dall’essere umano, che tenta a tutti i costi di adattare l’ambiente alle proprie necessità, spesso senza considerare i rischi delle sue azioni.
A questa situazione, si aggiunge il fatto che molti animali, come il pesce blob, abbiano un aspetto che gode di una reputazione negativa. Ciò contribuisce alla mancanza di sensibilità nei confronti della loro estinzione, a differenza di ciò che accade per i panda, che invece godono di numerosi ammiratori. Quindi così come questi ultimi, anche altre specie meno acclamate, meritano l’esistenza e il rispetto. Il pesce blob, per esempio, sempre più spesso è vittima della pesca da strascico nelle quali reti rimane intrappolato.
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