Il Comune di Pianezza deve guardare al futuro. Un futuro che deve convivere con un commissariamento. Roberto Signoriello è stato sindaco per sei mesi e tre giorni. Era stato eletto il 4 ottobre 2021, con il 65.35% delle preferenze, alla guida della lista civica di centrodestra “Insieme per Pianezza”. La cittadinanza stupefatta in seguito alle sue dichiarazioni: “Purtroppo non ci sono le condizioni politiche per proseguire. Lo sto pagando con la mia salute e la serenità della mia famiglia. Sono molto amareggiato. Mi dimetto perché ritengo che non ci siano più le condizioni politiche per portare avanti con serenità il mio mandato. E preciso subito che si tratta di una decisione irrevocabile”.
Le parole di Signoriello, riecheggiano in più della metà della cittadinanza che con fiducia l’ha votato:”In politica ci sono logiche diverse che non mi appartengono. Mi sono trovato a gestire situazioni pregresse scontrandomi con pregiudizi partitici e personali, con conseguenti spaccature che inevitabilmente si riversano nel dibattito politico della città e sul funzionamento della giunta”.
Giustificazioni che non smorzano la rabbia e la delusione dei cittadini. Pianezza purtroppo, commissariata per un anno, non ha potuto andare ad elezioni a giugno. E, alla prossima tornata, voterà con il doppio turno, essendo ormai una città, dati Istat alla mano, che supera i 15mila abitanti.
L’altro candidato sindaco per Pianezza era Emilio Agagliati, 62 anni, con una lunga esperienza in campo amministrativo maturata come dirigente al Comune di Torino e, in parte, come amministratore a Pianezza. È sostenuto dal gruppo “Pianezza Protagonista”, una Lista Civica senza partiti e senza professionisti della politica, composto da persone che vantano esperienze diverse. Agagliati tiene unita una squadra che con entusiasmo, coinvolgimento e attiva partecipazione, mira ai valori dell’ambiente e del benessere delle persone che a Pianezza hanno scelto di vivere.
Ad Emilio Agagliati chiediamo quale futuro attenderà Pianezza?
Un futuro in cui la comunità, potrà essere più coesa, proseguendo tutti nella stessa direzione. Vi è la necessità di non perdere il bene comune. Un invito particolare, va per il 2023, a tutti i 5 mila cittadini di Pianezza che non hanno votato. Sorgerà la necessità di potenziare, il nostro comune, in settori strategici coinvolgendo soprattutto i giovani. Proprio per questo “Pianezza Protagonista”cercherà di portare concretezza per le risorse che l’Europa metterà a disposizione. Ovviamente proponendo le giuste competenze per presentare progetti credibili. Progetti che spaziano dall’ ecologia integrale alla tutela dell’ambiente con un occhio alla tutela dei diritti e delle pari opportunità. Una lista civica che si propone di evitare conflitti di interesse che potrebbero tramutarsi nel perdere l’interesse pubblico di tutti su quello del singolo cittadino.
Lei afferma che le dimissioni del precedente sindaco, Roberto Signoriello, sono riconducibili a possibili complicazioni di potere che «Pianezza Protagonista » aveva evidenziato. A cosa si riferisce esattamente?
Le dimissioni di Roberto Signoriello, non rappresentano un fatto personale, ma sono riconducibili ad una logica di continuità con la precedente giunta di Antonio Castello. Logica, che inevitabilmente ha coinvolto, tutte le realtà associative del paese. Il culmine è stato raggiunto con l’associazione “Carpe Diem” che è stata “lo strumento” dell’amministrazione.
Durante alcuni consigli comunali, mi sono reso conto, che non vi era sempre un clima di dialogo e di ascolto e rispetto a mozioni della minoranza. Bisogna prestare più ascolto ai pareri e suggerimenti di tutti i partecipanti.
Secondo lei cosa ha ridotto in frantumi la maggioranza Castello/Signoriello?
Le dimissioni di Signoriello, hanno provocato diverse reazioni nella giunta. La più eclatante è stata di approvare in una sola seduta, 28 delibere, che hanno fatto emergere in maniera chiara gravi divisioni al suo interno. Tanto da spingere a votare contro lo stesso sindaco. Il risultato è sotto gli occhi di tutti i cittadini, in soli sei mesi da quando l’ultimo sindaco è stato eletto, è arrivato il commissariamento, fatto che non avveniva da oltre 40 anni. Per più di un anno i cittadini rimarranno senza amministratori eletti dalla maggior parte di loro. Credo sia questa l’aspetto più grave.
Quali opportunità vede per Pianezza grazie ai fondi del Pnrr?
Vorremmo rilanciare idee e progetti nella direzione della mobilità sostenibile e della creazione di nuove opportunità di lavoro. Bisognerebbe portare a termine questioni ancora irrisolte come il parcheggio di Piazza Vittorio Veneto, l’acquisto dell’immobile “ex Cottolengo” e la realizzazione del nuovo centro commerciale di via Musinè. Vogliamo in futuro riempire il vuoto di silenzio senza polemiche strumentali.