Certo, il Sole 24 Ore non è più la bibbia del giornalismo però l’annuale ricerca sulla qualità della vita nei capoluoghi di provincia rappresenta comunque una indicazione sulla realtà italiana. Una realtà che, non da oggi, vede il Nord Est primeggiare, con Trieste in prima posizione e Trento in terza, preceduta da Milano. Ma nelle prime posizioni figurano anche città venete e del Friuli-Venezia Giulia. E compare, al quarto posto, Aosta.
Classifiche composite, anche discutibili. Però è indiscutibile che Piemonte e Liguria non se la passino per nulla bene. Il Sud del Nord, in pratica. Male Genova e Torino, malissimo le altre. Giunte di centrodestra e di centrosinistra, per Torino anche il disastroso effetto dei pentapoltronati. L’ennesima conferma dell’inadeguatezza delle classi dirigenti, pubbliche e private. Mancanza di idee, mancanza di coraggio, appiattimento sull’idiozia del politicamente corretto.
Ma ciò che è peggio è la totale mancanza di reazione. Va bene così, ci si lascia andare, ci si rassegna a precipitare sempre più senza far nulla per invertire la tendenza. Il prossimo anno, probabilmente, migliorerà l’indicatore relativo alle piste ciclabili torinesi, ma la delinquenza continuerà ad agire indisturbata poiché manca la volontà di contrastarla. La cultura è a livelli ridicoli e si insiste ad affidarla sempre ai medesimi personaggi.
Non bastano, in alcuni casi, i miglioramenti economici perché la qualità della vita è legata a molti altri parametri. Servizi, ambiente, cultura, sport, criminalità. E Piemonte e Liguria non brillano in alcun ambito. Ma non vogliono cambiare, tutti innamorati del proprio declino. Si cambiano le giunte e si prosegue sul cammino precedente. Un circolo vizioso da cui non si vuole uscire. Perché significherebbe uscire anche dalla logica perversa del dominio di poche ed incapaci famiglie.
1 commento
Vero, dobbiamo tutti fare la nostra parte. Iniziamo a tenere puliti gli esterni delle case in cui viviamo, liberiamoci dai tag e pretendiamo sanzioni per chi li fa. Riprendiamoci le piazze e protestiamo per l’inefficienza del comune nella gestione dei senza tetto, dello spaccio, della mancata tav, della mancata metro 2 a Torino, della sporcizia generale e dell’assenza di progetti per attrarre investimenti sul territorio a partire dai tanti palazzi pubblici ex industriali abbandonati. E vedrete che le cose cominceranno a cambiare. Il Nord Est migliora per la mentalità di chi ci vive, le cose non gli cascano dal cielo, se le costruiscono da soli.