Qualcuno ricorderà che nel mese di marzo dello scorso anno, allo scoppio della pandemia da Coronavirus, l’allora governo presieduto da Giuseppe Conte cercò di dribblare le accuse a proposito del mancato rinnovo del piano sanitario nazionale.
In pratica si venne a sapere che il ministero della salute non aveva dato seguito a una direttiva europea del 2013 (la numero 1082 del 22 ottobre) che imponeva agli stati membri, e in particolare all’Italia, di “sviluppare un piano generico di preparazione a serie minacce transfrontaliere che potrebbero costituire un’emergenza sanitaria internazionale”.
Se a tale direttiva fosse stato dato seguito con una serie di interventi in ambito sanitario e di controllo dei flussi da altri stati, probabilmente il contagio si sarebbe potuto tenere maggiormente sotto controllo.
Però non solo quanto stabilito dall’UE rimase lettera morta, ma il ministro Speranza affermò che il piano era stato approntato mentre invece non era vero. Dimostrando di essere ignorante sulla questione oppure, in caso contrario, nascondendosi dietro una colossale bugia. Talmente colossale che, altrove, avrebbe comportato la sua immediata rimozione dall’incarico o le sue dimissioni.
Ma visto che siamo in Italia, la cosa finì lì. Almeno per il mondo politico che addirittura, con la nascita del governo Draghi, confermò l’incarico al ministro ex capogruppo alla Camera del Pd e in seguito segretario politico di Articolo 1.
Invece non sono rimasti con le mani in mano gli inquirenti della Procura di Bergamo, i quali, già all’epoca, aprirono un fascicolo di indagine che, a quanto trapela da alcuni organi di stampa, sta per arrivare alla sua conclusione.
Secondo una fonte interna alla procura lombarda, i magistrati coordinati da Maria Cristina Rota sarebbero pronti a far partire un sostanzioso numero di avvisi di garanzia. L’ipotesi di reato? Epidemia colposa.
Secondo i pm bergamaschi ministri e dirigenti del ministero della Salute si sarebbero sottratti all’obbligo di trasformare la direttiva europea in atti concreti, nonché a tradurre le linee guida in piani operativi regionali.
I nomi nel mirino della Procura bergamasca, hanno riportato Il Giornale e il quotidiano romano Il Tempo, sarebbero quelli di Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo, vale a dire l’attuale Ministro della Salute e le due rappresentanti politiche che hanno occupato in precedenza la stessa poltrona. Oltre a loro nella lista dei destinatari degli avvisi di garanzia ci sarebbero Claudio D’Amario, Direttore Generale della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute dal febbraio 2018, il suo predecessore Ranieri Guerra (indagato per le false dichiarazioni sul report Oms), Silvio Brusaferro, il noto direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto di Speranza e infine Giulio Gallera, ex assessore al Welfare in Lombardia.
Vale la pena di restare sintonizzati sugli sviluppi futuri. Per coloro che ci hanno sequestrato in casa per quasi un anno e mezzo potrebbe arrivare una, sia pur iniziale nonché parziale, resa dei conti. Ma si sa: i nubifragi cominciano sempre con la caduta di una piccola goccia di pioggia.
2 commenti
In considerazione dei troppi morti che si sono verificati a causa di GRAVISSIME omissioni ed i continui interventi sbagliati, come avere impedito e bloccato le autopsie sui cadaveri. ritengo doveroso che la magistratura processi il Ministro Speranza ed i suoi complici.
INOLTRE HANNO DOLOSAMENTE NASCOSTO I LORO ERRORI E FATTO COMUNICAZIONI TOTALMENTE FALSE CHE IN UNA NAZIONE CIVILE SAREBBERO STATE CAUSA DI IMMEDIATE DIMISSIONI DI QUESTO MINISTRO SPERANZA.
Adesso dobbiamo esigere che la magistratura intervenga SUBITO processando e condannando questi LOSCHI personaggi che hanno fatto morire migliaia di persone a causa delle loro omissioni ed per la totale incompetenza a gestire la sanità in Italia.
In considerazione dei troppi morti che si sono verificati a causa di GRAVISSIME omissioni ed i continui interventi sbagliati, come avere impedito e bloccato le autopsie sui cadaveri. ritengo doveroso che la magistratura processi il Ministro Speranza ed i suoi complici.
INOLTRE HANNO DOLOSAMENTE NASCOSTO I LORO ERRORI E FATTO COMUNICAZIONI TOTALMENTE FALSE CHE IN UNA NAZIONE CIVILE SAREBBERO STATE CAUSA DI IMMEDIATE DIMISSIONI DI QUESTO MINISTRO SPERANZA.
Adesso dobbiamo esigere che la magistratura intervenga SUBITO processando e condannando questi LOSCHI personaggi che hanno fatto morire migliaia di persone a causa delle loro omissioni ed per la totale incompetenza a gestire la sanità in Italia.
Se la magistratura non interviene in modo efficace, il popolo Italiano NON dovrà più votare i partiti e gli uomini politici che hanno fatto questi gravissimi reati.