Mancavano pochi minuti alla mezzanotte del 19 novembre anno 1 della pandemia e innumerevoli persone erano in trepidante attesa per quello che doveva essere un evento epocale. Un nuovo DPCM direte voi? Niente di così frequente. Allora forse l’annuncio della possibilità di svolgere l’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato con modalità alternative? Meglio restare nel campo del “possibile”.
Dopo sette lunghi anni noi appassionati videogiocatori ci preparavamo per tuffarci nella next-gen con il lancio sul mercato europeo della Playstation 5, nuova ammiraglia di casa Sony.
Per la prima volta desideravo acquistare la nuova console il giorno del lancio ma non mi sarei mai aspettato di confrontarmi con una concorrenza così agguerrita.
L’amata Playstation 4 è stata capace di regalare agli appassionati svariate ore di divertimento con le sue esclusive: abbiamo avuto la possibilità di arrampicarci sui grattacieli di Manhattan nei panni di Spiderman, di impersonare un samurai nel Giappone feudale, di improvvisarci cacciatori di tesori ma soprattutto di appassionarci alle fantastiche avventure di Ellie e Kratos.
La diretta conseguenza di quest’ottima offerta videoludica è stata una corsa frenetica per accaparrarsi la tanto desiderata console.
Complice una comunicazione non propriamente eccelsa relativamente al numero irrisorio di scorte disponibili al lancio e alla gestione delle prenotazioni, oltre la condivisibile decisione di vietare la vendita nei negozi per evitare assembramenti, era necessario confrontarsi con i claudicanti siti dei rivenditori online.
Armato di qualsiasi dispositivo dotato di una connessione internet, ricaricavo le pagine web quasi compulsivamente e alla fine, con sommo stupore di molti miei amici, riuscivo ad accaparrarmi l’ambito trofeo.
La Playstation 5 emerge dalla scatola in tutta la sua mastodontica (sì, è davvero enorme!) imponenza: il design futuristico, le forme organiche e il colore bianco sembrano quasi voler sottolineare un salto netto rispetto al passato. Una volta sistemata in salotto attira gli occhi su di sé, quasi volesse essere la reginetta del ballo tra gli apparecchi tecnologici.
Ma è soltanto quando si preme il tasto di accensione e l’intensa luce blu riempie la stanza che inizia la magia: un tripudio di colori appare sullo schermo, le immagini scorrono più fluide che mai e i lunghi caricamenti sembrano già essere un ricordo lontano.
Ma ciò che è stato realmente in grado di stupirmi è stato il Dualsense, il nuovo gamepad, che offre un’esperienza ancora più intensa grazie al feedback aptico e ai grilletti adattivi. Difficile descrivere a parole tali caratteristiche ma, dopo averlo testato per più di una settimana, posso assicurare che camminare su una superficie bagnata o tendere un arco non è mai stato così realistico grazie alle sensazioni che tale controller riesce a restituire.
Per chi, come il sottoscritto, è un avido divoratore di storie, sia cartacee che cinematografiche, avere la possibilità di fuggire dalla realtà in modo così immersivo, soprattutto in un periodo così colmo di limitazioni, rappresenta una garanzia di divertimento e spensieratezza senza precedenti.
1 commento
Grandi Pietro e Federica,
Avete espresso con dovizia di particolari i sentimenti di appassionati fruitori di questa fantastica macchina….sento l’emozione di quando bambina ricevevo un regalo….. più semplice l’oggetto ma la stessa trepidazione ?