Con la scusa del Covid sono stati accantonati e dimenticati tutti gli altri problemi che non erano stati affrontati in precedenza e che influenzavano la vita quotidiana. Compresi quelli che si sono poi rivelati ancora più gravi nella gestione del virus. Pays d’Aoste Souverain (Pas), movimento indipendentista valdostano, sottolinea infatti come il Covid abbia fatto emergere la carenza di medici in Valle. Un problema non nuovo e, spesso, ci si era rifugiati nell’alibi del bilinguismo: i medici di altre regioni non arrivavano poiché non parlavano francese e, dunque, non potevano affrontare i concorsi.

Evidentemente in tutte le altre Regioni si studia il tedesco, dal momento che problemi di reclutamento dei medici, per la sanità pubblica, non si pongono in Sud Tirolo. In realtà, affermano a Pas, proprio il bonus per il bilinguismo rappresenta l’unico motivo di attrazione per i sanitari di altre Regioni che, superato il concorso, cercano di rientrare immediatamente nei territori di provenienza.
E questo perché la vita in montagna ha un costo superiore. Per motivi di ambiente – basti pensare al riscaldamento – ma anche per una politica commerciale estremamente discutibile che provoca assurdi rincari su cibo, abbigliamento, affitti ed acquisto di abitazioni. Il Sud Tirolo, in ambito sanitario, ha potuto ovviare al problema offrendo salari più elevati. La Valle d’Aosta no, poiché le retribuzioni vengono stabilite da Roma.

Così non solo la capacità di attrazione dei medici è nulla, ma i giovani valdostani preferiscono andare a lavorare nelle vicine Francia e Svizzera, approfittando proprio del bilinguismo ed ottenendo contratti molto più vantaggiosi.
Il problema della competitività dei territori non è però limitato alla sola sanità. L’illusione di attrarre professionisti di ogni settore in fuga dalle città – non solo per il Covid ma anche per l’invivibilità dei grandi agglomerati urbani – è durata l’espace d’un matin. Perché sono stati gli abitanti a dimostrare scarsissimo desiderio di accogliere nuovi residenti stabili, ed il desiderio si riduceva con il crescere delle professionalità di chi osava esternare un interesse al trasferimento.
Anche questa è competitività territoriale, anzi la volontà di non essere competitivi e tantomeno attrattivi. I bonifici dei turisti mordi e fuggi vanno benissimo, soprattutto se fuggono prima ancora di arrivare. Ma il trasferimento in pianta stabile crea timori che non si vogliono affrontare né superare. Perché il confronto comporterebbe la fatica di migliorarsi.