Pierluigi Battista questa volta ha ragione. Invita i servi del pensiero unico obbligatorio a smetterla con la caccia alle streghe contro chi ha molte perplessità nei riguardi del vaccino Pfizer. I conigli, chiusi in casa a spiare dai balconi chi si baciava per strada, ora vorrebbero punizioni esemplari per chi non si fida dei vaccini americani.
E pretenderebbero, i conigli, il licenziamento di tutti gli operatori sanitari che non intendono offrire il braccio agli esperimenti della Pfizer. Giusto. Così, dopo, saranno le spie da balcone a trasformarsi in medici ed infermieri per sostituire il personale sanitario licenziato. Saranno i terrorizzati cronici ad andare nelle RSA ad occuparsi degli anziani che loro stessi hanno confinato negli ospizi per evitare di sprecare il loro tempo prezioso.
Battista, correttamente, ricorda che la resistenza al vaccino Pfizer non riguarda i no vax (che sono una piccolissima minoranza) ma operatori che si occupano di sanità, che conoscono la realtà scientifica (a differenza delle spie da balcone) e che, proprio per questo, hanno non poche perplessità. Dunque non servono le minacce dei conigli ma una maggiore trasparenza sulle informazioni.
Non servono le pagliacciate del furgoncino con più giornalisti intorno di quante siano le dosi di vaccino all’interno, che arriva dal Brennero sino a Roma per poi ripartire in aereo per raggiungere le aree già attraversate in furgone. Le buffonate di Casalino non sono informazioni, non sono “trasparenza”.
Si vogliono coinvolgere più italiani? Si smetta di mentire. In teoria, per raggiungere l’immunità di gregge, basterebbe vaccinare solo gli italiani soddisfatti di Conte e del suo governo degli Incapaci. E se si vuole aumentare il numero dei vaccinati, basterebbe lasciar scegliere agli italiani il vaccino da farsi inoculare. Non ci si fida, giustamente, degli americani perché sono quelli che vorrebbero obbligarci a mangiare carne agli estrogeni, mais Ogm e cibo contaminato da pesticidi cancerogeni? Benissimo, esiste AstraZeneca, il vaccino creato dagli inglesi in collaborazione con un centro di ricerca italiano.

Chi si fida di più di Putin o dei cinesi deve essere messo in condizione di scegliere lo Sputnik – voluto dallo Spallanzani, come vi abbiamo spiegato in questo articolo -, il Coronavac, il Sinopharm. Se l’importante è vaccinarsi ed il prodotto russo o cinese supera le diffidenze, qual è il problema? Ci sono in ballo mazzette e favori? Semplice servilismo?
Se Mosca e Pechino avessero una vaga idea di cosa sia il soft power, metterebbero a disposizione ambasciate e consolati per vaccinare chi si fida più di Putin e Xi che non di Casalino e Speranza. Non lo fanno? Ed allora deve provvedere il governo degli Incapaci. Mettendo a disposizione più vaccini in modo da superare dubbi e perplessità.
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