Ma cos’è la Destra? Cos’è la Sinistra… cantava, molti anni fa, Giorgio Gaber. E già allora faceva fatica a trovare delle, autentiche, differenze. Certo, il pugno chiuso, il saluto romano…. un po’ di ritualità differenti. L’apologia acritica del Fascismo. Quella, ancora più fanatica e acritica, dell’ antifascismo… che finisce col definire anche la pastasciutta. Che sarebbe anti… se non è in camicia nera. Cosa che, ovviamente, cambia tutto…
Insomma, un insieme di luoghi comuni. Di banalità retoriche. Che, però, a rivedere la storia oggi, almeno una funzione ce l’avevano. Segnavano un confine. Due spazi, in certo qual modo, separati e definiti.
In entrambi, certo, molti luoghi comuni. Banalità o cascami del passato, destituiti di ogni senso. Però vi si potevano ritrovare anche alcune, sempre più rare, idee. Dell’uomo, della vita. Della società.
Ma ora? Che potrebbe cantare Gaber se potesse tornare ad aggirarsi per l’Italia di oggi, nella sua Torpedo Blu? Probabilmente sceglierebbe il silenzio. Perché le differenze, anche solo formali, sono svanite.
Certe volte mi chiedo, al solito oziosamente, perché mai in un prossimo futuro dovrei andare a votare… per scegliere tra la Signora Meloni e la Signora Schlein? E a che pro?
Nessuna delle due mi è, particolarmente, antipatica. Ma neppure simpatica. E, poi, non è questo che conta…
Conta, o meglio dovrebbe contare, ciò che rappresentano. In concreto. Non in teoria. E quindi idee, ma idee che si fanno azioni. Perché, come dice Pound, contano solo le idee che vengono poste in atto. Che agiscono nella realtà. Il resto… è astrazione. Fuffa retorica.
E contano, o dovrebbero contare, i blocchi sociali di riferimento. In termini prosaici, quelli che ti votano e che, quindi, dovresti rappresentare.
Ma proprio qui comincia la confusione.
Chi rappresenta la Sinistra? Un tempo era facile identificare il suo nocciolo di riferimento. La classe operaia. Ma oggi? È una Sinistra che va in vacanza a Capalbio e Courmayeur, che veste firmato, che paga 300 euro l’ora l’armocromista (ma che diavolo fa, poi?)… che si preoccupa dell’ambientalismo, dei diritti dei Gender e dei diritti, ovvero predilezioni (diciamo così) sessuali… ma non di quelli sociali, del lavoro, della disoccupazione, della questione salariale. Difende le posizioni delle élite, o pseudo tali, alto borghesi, prova disprezzo per i “poveri” (i lanzichenecchi che prendono il treno per il mare, ad esempio).
È la sinistra che celebra con alti lai la morte di Michela Murgia, una scrittrice (?) che si è occupata di gender, teorie femministe e quant’altro… e non spende una parola, non dico una lacrima, per la, contemporanea, scomparsa di Mario Tronti, teorico dell’operaismo, ultimo filosifo marxista importante.
E con questo, ho detto già tutto.
E la Destra? In Italia avrebbe una tradizione anomala, popolare e sociale. Oggi completamente dimenticata, se non esplicitamente abiurata.
Basti, un esempio fra tanti, pensare alle politiche salariali. Totalmente appiattite sugli interessi della parte più retriva di Confindustria. Considerando il lavoro alla stregua di un costo. E favorendo il precariato e dei lavori con stipendi da fame. L’ Italia come Bangladesh d’Europa.
Ma anche ammettendo che questa Destra abbia ormai subito una compiuta metamorfosi, e sia diventata europea e conservatrice, come la mettiamo con le tasse? Le Destre, conservatrici e liberali, lottano per ridurle. E qui, a parte qualche proclama di facciata, tendono invece ad accrescerle.
E il nazionalismo? Dopo anni di proclami sciovinisti – e anche inopportuni, tipo “Blocco navale subito!” – ora la musica è totalmente cambiata. Si fa, si deve fare in tutto e per tutto ciò che ci chiede l’Europa. Proprio quella che, la Destra, sino a ieri contestava, in nome dell’indipendenza nazionale.
E facciamo anche un esempio facile facile. Un generale – un generale vero, non uno decorato perché perseguitava i, terribili, no-vax – scrive alcune cose… controcorrente. E, ancora prima che le prefiche di sinistra possano stracciarsi le vesti, la Destra, questa Destra, lo rimuove…
Della politica estera meglio tacere. Appiattita su Washington. Non solo. Perché una cosa è essere membri di una alleanza perché si è costretti. Altra esibirsi in spettacoli da cheerleader per compiacere il socio di maggioranza. E ricevere un, appunto compiaciuto, ganascino.
La Destra dovrebbe essere, almeno, orgoglio nazionale. Stile. Dignità…
Povera Sinistra… povera Destra… chissà dove sono finite… l’attuale panorama non presenta più forti contrasti cromatici, rosso e nero.
Un uniforme grigio.
Sarà colpa dell’armocromista della Signora Schlein?