Italiani distratti. In estate si perdono migliaia e migliaia di euro senza accorgersene. E non soltanto nella cuccia di un cane nell’immancabile località turistica della gauche caviar. Perché si scopre che Capalbio è un ricettacolo di malfattori e spacciatori che, evidentemente, si trovano bene in compagnia dei radical chic. Però la storia dei soldi dimenticati nella cuccia di un cane non ha neppure il pregio dell’originalità anche se il giornalismo italiano ha la memoria corta.
Sono infatti trascorsi solo 4 anni da quando, nella scrivania del presidente della Valle d’Aosta erano stati trovati 25mila euro. Caduti, non si sa come, dietro un cassetto insieme a documenti scaduti di un ex presidente. I soldi erano stati trovati dai lavoratori di un’impresa che stava sostituendo la scrivania. Proprio come nel caso della cuccia imbottita di soldi a Capalbio. Anche in questo caso il denaro è stato recuperato da chi si occupava di alcuni lavori di ristrutturazione.
In realtà la storia di Aosta era molto più affascinante. Perché si ipotizzavano lotte tra presidenti, tentativi di incastrarsi a vicenda. E poi erano subentrati misteriosi personaggi legati ai servizi segreti, altrettanto misteriose mancanze di corrente che avevano bloccato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza. E ancora nomine pretese ma non ottenute, maggioranze regionali che variavano a ritmo frenetico. Un palazzo regionale colmo di veleni, di sospetti, di rese dei conti. Tra spionaggio e ‘ndrangheta che, in Valle, non manca mai.
Ovviamente non è stata fatta chiarezza sulla provenienza del denaro. Resta difficile credere che un pacchetto con 25mila euro possa essere stato dimenticato, che nessuno si sia accorto che il cassetto non chiudeva bene. Tutto dimenticato, le ombre ed i sospetti. Tanto ci si può sempre consolare con una nuova inchiesta sui collegamenti con la ‘ndrangheta. Oppure sulle spese per il Casino di St.Vincent. In attesa che la vicenda dei soldi ritrovati finisca in un libro di Manzini sul vicequestore Schiavone.
3 commenti
Certamente chi dimentica 25000 euro in un cassetto oppure nella cuccia del cane è innocente !!!
I soldi trovati nella cuccia del cane, non sono frutto fi tangenti ma semplicemente sono i risparmi della brava bestiola che fa la guardia con tanta dedizione a questi bravi politici incorruttibili.
Certamente chi dimentica 25000 euro in un cassetto oppure nella cuccia del cane è innocente !!!
I soldi trovati nella cuccia del cane non sono frutto di una tangente , ma semplicemente sono i risparmi della brava bestiola che fa la guardia con tanta dedizione a questi bravi politici incorruttibili.
Alla faccia del tetto al contante che vale solo per gli altri.