Solitamente, la bellezza viene associata alla simmetria, che, per quanto riguarda il nostro viso, è determinata dall’ugual distanza tra la fronte, il naso e le labbra.
Per questo motivo, spesso, un viso asimmetrico viene considerato poco piacevole.
Secondo il nostro parere, però, non esistono dei valori assoluti che “misurino” le asimmetrie: sono proprio le caratteristiche di un viso asimettrico a renderci unici.
Certo l’asimmetria potrebbe essere anche molto visibile: questo accade, per esempio, quando il nostro sguardo cade vittima di una ptosi palpebrale.
Sì è vero: l’asimmetria delle linee del nostro viso può diventare un vero e proprio difetto estetico, che influenza negativamente il modo con cui il nostro sguardo comunica.
È in questi casi che entra in scena l’oculoplastica che, grazie ai suoi trattamenti mini-invasivi, corregge ogni tipo di inestetismo, stabilendo un percorso individuale in grado di ripristinare l’armonia del nostro sguardo.
Che cos’è la ptosi palpebrale?
Comunemente descritta come “palpebra cadente”, la ptosi si presenta con una o entrambe le palpebre superiori più basse rispetto al loro normale livello.
La ptosi palpebrale causa un’asimmetria dello sguardo che smorza del tutto la nostra espressività.
Un difetto non solo estetico ma anche funzionale: la ptosi può essere responsabile di una sensibile riduzione del campo visivo superiore e laterale che, al fine di compensare questa limitazione, ci costringe ad assumere posture sempre più scorrette.
Ptosi palpebrale: a chi rivolgersi?
L’intervento correttivo della ptosi palpebrale è in grado di riportare la palpebra alla sua naturale posizione.
In che modo? Potenziando i muscoli della palpebra debole.
Le incisioni praticate dal chirurgo oculoplastico (https://oculoplastica.it/dr-graziani/) non sono visibili perché vengono effettuate all’interno della palpebra, donando così un risultato naturale, senza cicatrici visibili.
Quindi dimenticate pure la paura dovuta ai segni della chirurgia estetica: correggere la ptosi palpebrale si può.