Il quadro finanziario pluriennale (QFP) è il piano che definisce quanto viene investito nelle politiche che andranno a rafforzare il futuro dell’Europa.
Il QFP è anche detto semplicemente Bilancio UE a lungo termine. Questo piano, come detto, stabilisce quanto l’unione Europea investirà nei successivi sette anni. Attualmente si sta mettendo in piedi il Bilancio UE a lungo termine del periodo 2021-2027.
Regolamentazione del quadro finanziario pluriennale
Il bilancio è regolato dall’articolo 311 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). L’origine del progetto europeo era fondata sull’idea che la messa in comune delle risorse di ogni Stato, avrebbe rafforzato l’Europa e contribuito in maniera decisiva alla prosperità e alla pace. Oggigiorno, il bilancio UE continua a perseguire questi obiettivi finanziando progetti che facciano la differenza nella vita dei cittadini dell’Unione Europea.
A differenza dei bilanci nazionali, il bilancio UE è un bilancio di investimento, vale a dire che si occupa di finanziare i settori chiave che forniscono valore aggiunto europeo e stimolano la crescita e la competitività. Proprio grazie alla messa in comune delle risorse, gli Stati membri possono ottenere dei risultati gran lunga migliori di quelli che potrebbero raggiungere da soli.
Il Parlamento europeo occupa un ruolo centrale nelle decisioni di bilancio. Infatti, con la sua approvazione, e quella del Consiglio Europe, del 16 dicembre 2020, il bilancio UE per il periodo 2021-2021 investirà 1.074 miliardi di euro per un’Europa più verde, digitale e resiliente.
Il QFP è uno strumento di pianificazione e un garante delle politiche a lungo termine. All’inizio di ogni settennale viene diviso in rubriche politiche di spesa.
Obiettivi e organizzazione del QFP
Gli obiettivi principali del Quadro Finanziario Pluriennale sono:
- allineare la spesa dell’UE con le sue priorità politiche;
- assicurare la disciplina di bilancio dell’UE:
- agevolare l’adozione del bilancio annuale dell’UE;
- accrescere la prevedibilità delle finanze dell’UE;
- rendere più efficaci le politiche e i programmi dell’UE.
Come anticipato, il bilancio è organizzato in rubriche, queste corrispondono alle priorità e ai settori d’intervento dell’UE. Invece, per ogni anno coperto dal QFP sono fissati limiti di spesa chiamati massimali.
Lo scopo di questi è gestire l’entità complessiva del bilancio dell’UE e proteggere le somme previste per i diversi settori di intervento che rispecchiano le priorità a lungo termine dell’UE. Anche dopo queste suddivisioni, il bilancio richiede un certo grado di flessibilità per far fronte ad esigenze impreviste e situazioni di emergenza.
Quasi un quinto del Bilancio dell’UE è attualmente destinato ad azioni riguardanti il clima. Non a caso UE si è posta degli obiettivi di riduzioni delle emissioni di gas serra entro il 2030 che sono: riduzione del 40% delle emissioni di gas serra, quota di energia rinnovabile almeno al 32% e un miglioramento del 32,5% nell’efficienza energetica.