È difficile essere figli di genitori famosi, importanti. La personalità del padre o della madre, il loro successo rischia di schiacciare i figli costretti a confrontarsi con modelli vincenti. Senza dimenticare che, spesso, il successo di padre e madre viene ottenuto sacrificando il resto della famiglia. Le tournée non si conciliano con la necessaria presenza. Così come non tutti i ragazzi riescono ad accettare le famiglie molto allargate, i continui cambiamenti di partner dei genitori, il ritrovarsi per casa degli sconosciuti che per pochi anni sono fratelli e sorelle con cui convivere.
In genere i figli, proprio per non sentire il peso del successo famigliare, tentano di percorrere strade diverse, per dimostrare ciò che sanno fare. Altri provano a seguire le orme di padri e madri, anche per approfittare di strade non aperte ma spalancate dai rispettivi genitori. Accettando il confronto, consapevoli di essere perdenti, pur di godere di spinte e favori. Qualcuno, però, riesce a migliorare anche il successo dei genitori, o perlomeno ad eguagliarlo. È il caso di Dapporto, Massimo dopo Carlo. È il caso di Amendola, Claudio dopo Ferruccio. Non è il caso di Gassman, con il figlio di Vittorio che dimostra solo la distanza abissale dal padre e l’aiuto del sistema per poter lavorare.
Abissale anche la differenza di stile rispetto ai figli di Ugo Tognazzi, in grado di dimostrare grandi capacità e professionalità al di là delle strade aperte dalla fama paterna. Così come si sono meritati il successo i figli di Vittorio De Sica, con Christian che ha scelto una comicità differente proprio per evitare un confronto diretto con il padre. Ed anche Violante Placido è riuscita ad imporsi per le sue qualità a prescindere da quelle paterne.
Non è andata così per Asia Argento. Ma, per le ragazze, pesa ancor di più il confronto con la madre, soprattutto se la genitrice oltre che brava è anche bella e se la figlia non è né bella né brava. Subentra la rabbia, un’invidia che porta ad atteggiamenti provocatori, ad esasperare i propri limiti mentali approfittando anche dello spazio conquistato sui social grazie alla notorietà dei genitori.
Pochi i figli d’arte nel mondo musicale. Cristiano De André ha ricalcato le orme del padre ma con la consapevolezza di essere lontano dai livelli di Fabrizio. Paolo Jannacci è diventato un bravissimo musicista evitando, il più possibile, di cantare. Alberto Bertoli si è trovato un percorso musicale diverso dal padre, i figli di Morandi non sono proprio memorabili come interpreti. Mentre Romina Power, figlia di due famosi attori, ha scelto con successo la musica.
Un mondo complesso, difficile, tra squallidi favoritismi e patetici tentativi di farsi notare quando non si hanno doti neppure di livello infimo. Con poche eccezioni proprio per questo ancor più apprezzabili. Ma non è necessario apparire solo perché si è figli di un cantante, di un attore, di una conduttrice tv.