Nel primo ottavo di giornata la Russia è consapevole di essere inferiore alla corazzata spagnola, per cui si difende e tenta di ripartire in contropiede.
Al 10’ la Spagna passa in vantaggio con Sergio Ramos, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Gli Spagnoli tengono palla e i Russi non riescono a fare pressing.
Sarebbe meglio cambiare canale e guardare la Formula 1. È melina, scusate, tikitaka, esasperato; ma anche l’inno alla noia. Ed è così fino al 40’, quando, nel corso di uno dei rarissimi ribaltamenti di fronte, l’arbitro assegna un rigore ai padroni di casa per fallo di mano in area.
Dal dischetto Dzyuba non sbaglia ed è 1-1. La gara si riaccende ma il primo tempo finisce.
Nella ripresa il copione non cambia. La Spagna tiene palla e i Russi coprono bene gli spazi. Ma con il passare dei minuti la Russia fa sempre più fatica e non riesce più a ripartire.
E arrivano inesorabilmente i supplementari. La Russia vorrebbe i rigori e la Spagna fa poco per evitarli. A otto dal termine il VAR nega un rigore alla Spagna e, sotto la pioggia che annacqua le birre degli spettatori, i rigori alla fine arrivano. Sbagliano gli spagnoli Koke e Iago Aspas. La Spagna è fuori e la Russia ai quarti.
Tra Danimarca e Croazia si sblocca subito: in mischia il pallone finisce in rete senza che si capisca bene chi ha segnato. Resta il fatto che la Danimarca passa in vantaggio. Ma Mario Mandzukich la riporta subito in equilibrio. 1-1 al terzo minuto!
Si preannunciano scintille.
Sono i Croati a fare la partita ma gli avversari sono maestri nel pressing difensivo.
La partita è divertente con occasioni da una parte e dall’altra.
Nel secondo tempo il ritmo si abbassa ma la gara, per un po’, resta divertente. Poco a poco affiora un po’ di timore da entrambe le parti e lo spettacolo ne risente; nessuno vuole subire un gol che comprometterebbe il passaggio ai quarti.
La dinamicità vista all’inizio non c’è più. Negli ultimi minuti l’intensità cresce ma non quanto basta ad evitare i supplementari.
Nel primo extra time la Danimarca sembra averne un po’ di più ma la situazione non si sblocca. Nel secondo i giocatori si reggono in piedi a mala pena e gli errori si sprecano. A sei minuti dalla fine Modric lancia Rebic che viene steso in area. È lo stesso centrocampista del Real che si incarica di calciare il rigore ma sbaglia in modo clamoroso.
E anche qui si va ai rigori.
Il portiere croato Subasic para il primo tiro dal dischetto, ma Shmeichel non è da meno. Tuttavia il portiere croato ne parla altri due mentre il danese solo uno.
La Croazia passa ai quarti e incontrerà la Russia.