La Commissione Europea. Un ente misterioso. Una strana accolita di donne e uomini che nessuno ha eletto. Nessuno votato. Nessuno, o molto pochi, visto o anche solo sentito nominare. Eppure governa l’intera Ue, che si vanta di essere una confederazione di Stati democratici. Anzi, il sacrario della Democrazia. Insieme, e in subordine naturalmente, al Grande Fratello statunitense.
Per la maggioranza dei cittadini europei è qualcosa di ignoto. Di invisibile. Sempre e comunque remoto. Un ente astratto, una super-burocrazia, costosa, strapagata. Inutile.
E invece…
E invece esercita un potere di costrizione tale da determinare ogni giorno di più, le nostre vite. Un potere sempre più assoluto, e pervasivo, quale nessun despota del passato, nessun monarca assoluto, nessun dittatore con ambizioni totalitarie si è mai manco segnato di possedere. E, soprattutto, di esercitare. Anche perché non si limita alle grandi questioni politiche ed economiche. Anzi… Invade e condiziona in modo capillare ogni aspetto, anche il più (apparentemente) marginale delle nostre esistenze. Roba da far sembrare l’incubo di Orwell una sorta di, multicolore, fantasia disneyana.
Dopo questo pistolotto iniziale, in molti (mera illusione che vi siano molti lettori…) vi aspettereste che mi mettessi, ora, a recriminare e pontificare su, che so, la guerra in Ucraina – nella quale la protervia della Commissione ha più di una responsabilità – o le ossessive politiche vaccinali. Che hanno rivelato, a tutti coloro che non abbiano gli occhi foderati di mortadella, come, di fatto, i Commissari Ue non rispondano ai cittadini o ai popoli Europa. Bensì a Big Pharma. Altra, oscura, cerchia di signori ben poco illustri.
E, invece, no. Io ho tutte le intenzioni di parlare d’altro. Di…semi e piante, ad esempio. E non perché, come commenterà ora il Direttore, abbia in animo di smettere di scrivere e di darmi, finalmente, all’orticultura. Anche perché, facendolo, commetterei un crimine. Secondo, proprio, la Commissione Europea.
Già, perché la Commissione, notoriamente formata da esperti botanici e dotti agronomi, si sta preparando a mettere fuori legge, a proibire in tutta l’unione, tutta una serie di sementi e piante. Di uso alimentare, è bene precisare. E di uso comune e tradizionale. Precisazione necessaria prima che qualche anima bella si indigni per il timore che vengano sanzionate cannabis e altro di simile. Potete stare tranquilli. I caffè shop di Amsterdam continueranno a funzionare liberamente, accogliendo torme di turisti in vena di rincitrullimento. I Signori della Ue non hanno nulla contro la droga. Sono patate e zucchine che stanno loro sulle palle.
E anche grano, mais, orzo, pesche, pere, mele, e la lista potrebbe continuare… In pratica tutte le varietà alimentari. Che sono tante. Troppe. Pensate un po’…. Solo di mele esistono qualcosa come 7000 varietà. Duemila solo in Italia. Un caos! Una confusione inaccettabile! Perché uno dovrebbe avere la pretesa di mangiare una annurca piuttosto che una Pink Lady? Perché gli dovrebbe piacere più una Imperatore che una renetta? Cos ‘è questa pretesa di avere gusti diversi? E, orrore!, personali?
La mela è mela, e se ti piace quella e solo quella devi mangiare. E anche se non ti piace. Perché lo decide la Commissione Europea. Grasso che cola se ti verrà lasciata la scelta tra la mela gialla e mela rossa…
E che pretendevi? (stavo per dire che cavolo pretendevi? ma non so se i cavoli, e quali, saranno ancora legali) Di continuare a mangiare quello che ti pare? E magari a coltivare il tuo personale orticello? Che è poi chiaro indice di simpatie fasciste …rimembranza dell’orticello di guerra tanto caro al Regime…
Tu devi mangiare solo quello che dicono e decidono loro. Come già è accaduto, quando hanno cominciato a vietare il formaggio con i vermi, millenaria tradizione sarda. Ma ad autorizzare la farina fatta con lombrichi e scarafaggi.
Però intendiamoci bene. Non lo fanno perché sono un branco di scemi. Al contrario. Perché così, distruggendo e proibendo le varietà alimentari, costringeranno tutti nelle mani di pochi grandi gruppi. Le multinazionali della agricoltura. Che avranno un controllo totale della produzione agro alimentare. A partire dalle sementi. Un affare colossale. Per gli stessi speculatori (spesso presentati come filantropi) che, per inciso, sono dietro alle multinazionali del farmaco.
Solo questione di soldi, dunque?
No. Il problema è più complesso. Chi avesse il controllo pressoché assoluto della produzione agro-alimentare avrebbe in mano un’arma ben più micidiale di ogni atomica. Potrebbe, arbitrariamente, mettere alla fame intere regioni del globo. Causare carestie che prevederebbero la morte per fame di milioni di esseri umani.
Fantascienza horror? Forse. Ma guarda caso molti di costoro sono entusiasti seguaci di quel criminale intellettuale che fu Malthus. Ovvero della necessità di una radicale riduzione della popolazione mondiale. Pensateci bene…. Seguaci di queste teorie controllano la farmaceutica e stanno prendendo il dominio delle fonti agro-alimentari. Se mi viene qualche sospetto, è perché sono un, folle, complottista? Un terrapiattista?
E poi c’è un altro fattore da tenere presente. Distruggere la varietà biologica di piante e frutti va nella direzione della creazione di un mondo innaturale. Un incubo di uniformità. Dove tutto deve essere omologato. Omogeneizzato. Le piante, i cibi, i paesaggi… Gli uomini. La differenza non è ammessa. Ma questo è un qualcosa che va ben al di là delle, mediocri, intelligenze dei Commissari Europei. Che implicherebbe una qualche mente superiore. Anti-umana. E non voglio addentrarmi nella Fantascienza. O nella escatologia…
Un’ultima noterella a margine. Sapete che l’Ucraina è uno dei più importanti granai del mondo. Bene, il suo Presidente, l’ineffabile Zelensky decantato dai nostri media come eroe della democrazia e della libertà, avrebbe di fatto ceduto il controllo di tutta, o quasi, la produzione nazionale di grano a Monsanto e ad un altro paio di multinazionali…
Così, solo per dire che, forse, gas e petrolio russo non sono né l’unica, né la principale causa di conflitto…