Tanto tuonò che.. arrivò la siccità. L’ennesima pagliacciata di Matteo Renzi è finita come sempre: nel nulla. Esattamente come il suo abbandono della politica dopo la sconfitta al referendum. Non è cattivo, è solo che non ci arriva ad essere coerente con se stesso. Non c’è portato. Si impegna anche, ma non fa per lui. Dovrebbero cancellarlo dall’elenco degli scout per la pessima figura che fa fare all’intera organizzazione. Quella parte di promessa scout legata al proprio onore devono averla letta mentre Matteo era in bagno.

Però con la rinuncia al solito bluff ha fatto contento Mattarella che può sperare di essere rieletto solo evitando il voto anticipato. Un’altra maggioranza non lo riconfermerebbe di sicuro.
Ovviamente il trionfo del bugiardissimo renzi è esclusivamente di facciata. Perché i finti esperti del lìder minimo continueranno ad operare (“ce li chiede l’Europa”), pur senza apparire in prima battuta. Così come non cambia in modo sostanziale la suddivisione dei pani e dei pesci in arrivo dall’Europa. Magari un po’ di soldi in più per la sanità, ma senza eliminare le boldrinate che costano una montagna di miliardi.
Adesso il tira e molla da asilo Mariuccia si sposta sul Mes, teoricamente l’ultimo baluardo di un Movimento 5 Stelle che ha già ceduto su tutto. Renzi, però, quei soldi li vuole. Ed anche il Pd. Bisogna pur creare qualche primario in più in qualche ospedale chiuso, bisogna realizzare nuove cattedrali nel deserto dopo aver chiuso gli ospedali dei territori periferici. Clientelismo e sprechi: su questo sì che il governo degli Incapaci si ricompatta.
E l’oppofinzione? Come al solito resta a guardare senza altre reazioni se non qualche strillo di pragmatica. La task force del lìder minimo concederà al centrodestra la gestione di qualche misura di scarso rilievo ed il Trio Meraviglia sarà “felice per lo spirito unitario raggiunto seguendo le indicazioni del Capo dello Stato.. bla, bla, bla”. Per allenarsi, i bla bla del centrodestra si sprecheranno anche per commentare il solito inutile discorso mattarelliano di fine anno.

In fondo siamo già in presenza di un governo/ammucchiata, con tutti impegnati a recitare le rispettive parti, pur di non disturbare il regista. La maggioranza esprime un governo degli Incapaci che crea disastri, l’oppofinzione guida molte Regioni che evitano accuratamente di scontrarsi con il governo centrale. C’è chi finge di arrabbiarsi e chi finge di indignarsi. E poi tutti insieme a tavola, senza distanziamenti, con le mani non proprio immacolate e senza quelle mascherine che servirebbero, almeno, per nascondere la mancanza di vergogna.