Se la sera non riuscite ad andare a letto presto e finite per addormentarvi a notte fonda potreste essere “vittime” del revenge bedtime procrastination. In questo articolo vi spiegheremo cos’è e come provare a contrastarlo.
Ecco cos’è il Revenge bedtime procrastination
Il revenge bedtime procrastination, come lo definisce su Twitter Daphne K. Lee, è un fenomeno psicologico in cui le persone che non hanno molto controllo sulla loro vita diurna si rifiutano di andare a dormire presto per ritrovare un senso di libertà durante le ore notturne.
In parole povere è una sorta di “vendetta” da parte del nostro corpo che dopo una giornata piena e intensa, non vuole lasciarci andare a dormire.
Ma perché non vogliamo andare a dormire?
Il termine bedtime procrastination è apparso per la prima volta nel 2014 in uno studio realizzato nei Paesi Bassi. Nel 2016 è avvenuta l’aggiunta da parte del mondo di internet del termine “revenge” che significa, appunto, “vendetta”.
Il termine vendetta fa riferimento alla scelta consapevole del soggetto di non andare a dormire. Questo perché in quei momenti notturni si sente di rivendicare un po’ di tempo per se stesso che non ha avuto durante la giornata. Dopo una giornata impegnata, prendersi del tempo per noi stessi è vissuto come una sorta di “premio”.
Rischi del revenge badtime procrastination
Anche se questa situazione è vissuta in modo positivo dal nostro cervello, andare a dormire tardi non fa affatto bene al nostro corpo.
Numerosi studi hanno dimostrato che dormire è vitale e avere poche ore di sonno alle spalle influisce sulla salute mentale e fisica. Il primo che ne risente è l’umore, ma non solo, anche la nostra performance durante la giornata di lavoro o di studio.
Inoltre potrebbe portare a problemi molto più seri riguardo la salute mentale come ansia e depressione.
come contrastare questo fenomeno
Per evitare di andare a letto tardi ed essere vittime di questo fenomeno secondo gli esperti ci sono alcune piccole accortezze molto importati da attuare.
Per prima cosa è fondamentale impostare una routine giornaliera nella quale bisognerebbe cercare di far convivere il lavoro e il tempo da dedicare a sé tessi.
Direttamente legato al primo punto vi è il secondo: creare una vera e propria tabella di marcia in cui suddividere le ore della giornata tra lavoro e hobby. Avere una tabella di marcia porterà ad essere più produttivi, consapevoli di aver fatto più cose nella giornata e, quindi, più stanchi la sera.
La terza accortezza consigliata dagli esperti è utilizzare il letto solo per dormire. Evitare, quindi, di lavorare o studiare nel luogo in cui si dorme. Infine, cosa inusuale, è importante impostare una sveglia che vi segnali il momento di andare a dormire.
Anche se la pandemia è da un anno che ci ha chiusi in casa, bisogna cercare, per quanto possibile, di regolarizzare le proprie giornate per rimanere attivi con la mente e con il corpo.