Dopo la mostra sugli strumenti occitani proposta in estate, continua Re-sòna, la
rassegna di Espaci Occitan per parlare, ascoltare, guardare la musica occitana e
tradizionale con musicisti e antropologi, in un calendario di eventi a ingresso
gratuito organizzati col contributo della Regione Piemonte.
Si comincia giovedì 26 ottobre alle ore 18 presso l’Istituto di Studi di Espaci Occitan,
in Via Val Maira 19 a Dronero, con la presentazione del volume Bonjour mon
aimable bergère, Voci e canti della Val San Martino raccolti dalla Badia Corale Val
Chisone, a cura di Giovanni Bonino, Agostino Calliero e Paola Dema, LIM editrice
Interverranno Paola Dema e Martino Laurenti. La cultura popolare delle valli d’oc
del torinese si esprime, oltre che in italiano, in occitano, piemontese e francese. Il
complesso repertorio di canzoni che qui si trova testimonia una resistenza secolare
della comunità ai tentativi di dominazione e di acculturazione; ma rivela anche una
vocazione nient’affatto provinciale all’apertura verso orizzonti lontani, un’attitudine
a ricevere l’innovazione culturale, accettandola e selezionandola secondo le
esigenze del proprio vivere.
Giovedì 16 novembre alle ore 18, sempre all’Espaci Occitan, si parlerà de La ribeba
in Valsesia e l’arbebo nelle Valli Occitane d’Italia, con Alessandro Zolt e Alberto
Lovatto. Gli etnomusicologi hanno indagato in un volume edito da LIM la storia dello scacciapensieri, strumento radicato in Piemonte: officine, fortuna della ribeba valsesiana nel mondo, tecniche esecutive.
Con loro interverrà Gianpiero Boschero, studioso e collezionista di arbebo occitani, grazie alla collaborazione del quale Zolt ha recentemente pubblicato due articoli sulla specifica presenza dello strumento nelle valli occitane sul periodico “Lou Temp Nouvel”. Saranno proposte al pubblico le registrazioni digitalizzate (con l’aiuto di Luca Pellegrino) del cantore e suonatore Costanzo Lantermino (1894-1982), effettuate nel 1979 a Sanfront dal ricercatore
Costanzo Lorenzati, e sinora facenti parte dell’archivio privato di G. Boschero.
I sonori costituiscono un preziosissimo documento, in quanto uniche registrazioni di
un suonatore tradizionale di scacciapensieri in tutto il Nord Italia; ora, generosamente messi a disposizione da Zolt, Boschero, Silvana Casasso e Lorenzati, saranno conservati nell’audioteca di Espaci Occitan a disposizione di studiosi e appassionati.
Giovedì 23 novembre alle ore 21, ancora in Espaci Occitan, proiezione de I Balerin
del Bal Veij. Memorie e danze di Sanfront, documentario di Andrea Fantino
prodotto da Chambra d’òc e realizzato con la collaborazione di Laura e Umberto
Borsetti e i Balerin del Bal Veij. L’opera è dedicata alle danze di Sanfront in Valle Po:
courenta sembia, courenta baratoira, balet, giga, bourea, inglesa, tersa, tola,
spousin, balli che si facevano a Sant’Agata e dintorni in occasione delle feste, nei
giorni feriali, pubblicamente e privatamente. Tante storie e ricordi di corpi ormai
anziani che tuttavia continuano a desiderare di muoversi a tempo di musica, persi
nei corteggiamenti e in coreografie che ogni volta si ripetono con nuove varianti.
Durata 80 minuti, seguirà dibattito col regista e i fratelli Borsetti.
Gran finale giovedì 7 dicembre alle ore 21 presso la Parrocchiale di San Damiano
Macra con il concerto del Qu.Ba.Libre Quartet, Simonetta Baudino, Giuseppe
Quattromini con la voce di Paola Lombardo e le percussioni urbane di Gigi Biolcati,
che presentano in anteprima il cd Reis e pastres, canti della tradizione natalizia
occitana. Il disco nasce con l’intento di ricreare l’atmosfera di una veglia invernale,
nel corso della quale, tra le tante storie narrate, viene raccontata la storia della
nascita di Gesù, filtrata dalla fantasia popolare.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito. Per informazioni Espaci
Occitan, Tel. 0171.904075, segreteria@espaci-occitan.org, www.espaci-occitan.org,
Fb @museooccitano, X @espacioccitan, Ig @museo.occitano