Patrizio Bianchi, neoministro della mala istruzione italiana, ha un obiettivo che sembrava essere fuori portata: far rimpiangere Azzolina. Ma nei prossimi giorni potrebbe riuscire nella storica impresa. Secondo il Corriere cairota, infatti, vorrebbe cancellare le vacanze scolastiche, riportando alunni e professori in classe durante i mesi estivi.
Senza entrare nel merito degli aspetti didattici (gli esperti non mancano su Electomagazine), la proposta del ministro appare stravagante per una lunghissima serie di ragioni. A partire da una sanitaria semplice semplice. Sole e aria sono i principali nemici del virus e costringere i ragazzi tra 4 mura quando potrebbero invece beneficiare delle condizioni climatiche esterne è quantomeno stupido. Senza considerare le temperature che si registrano d’estate in molte città del Paese.

È vero che ormai gli esperti a gettone sono disposti a sostenere qualunque tesi governativa, ma anche per loro sarà difficile giurare che l’aria di città è più salubre di quella del mare, della montagna, della campagna. Magari ci riusciranno e ci sarà pure qualche imbecille che ci crede.
Il ministro, però, non vuole rendere obbligatori i corsi. L’anno scolastico si chiuderà alla data prevista e poi arriveranno i corsi per recuperare la socialità. Perché, ovviamente, l’unica socialità ammessa è quella organizzata ed affidata ad appositi esperti politicamente corretti. I ragazzi non possono socializzare liberamente con gli amici abituali nelle solite località di vacanza.
Però, altrettanto ovviamente, il sistema politicamente corretto ha smantellato le colonie estive, al mare ed in montagna, che ospitavano i bambini tra le due guerre. Dunque colonie urbane e basta.

C’è anche un altro aspetto che il ministro finge di ignorare: il turismo. Tenere i ragazzi in città significa distruggere ciò che è sopravvissuto del settore. Ed il dubbio è sia davvero questo il vero obiettivo del governo. Perché, in caso contrario, il rivale di Azzolina avrebbe proposto un’alternativa: recuperare le iniziative, che funzionano ovunque, delle “Università d’estate”. Trasformandole in “scuole d’estate” operative nelle principali località turistiche. Coinvolgendo, e pagando, gli operatori locali anche per offrire un risarcimento dopo le chiusure sempre più stupide.
1 commento
Che alla fine di ogni governo siamo costretti a rimpiangere il precedente ormai da troppo tempo la dice lunga. Sul fatto che ci sia una contraddizione nel tenere chiusi gli alunni quando si sa che sole e aria facciano bene non vedo contraddizione. L’obiettivo non è far stare bene, ma farci stare peggio. Far ammalare chi è sano, morire di depressione o di quel che l’è chi percepisce la pensione, distruggere l’anima, il pensiero, la socialità, la società. Sono in dirittura d’arrivo e perciò hanno raggiunto il loro obiettivo. Del sole, della luna, delle cure, del vaccino che c’era da marzo, della gente che muore di fame, della scuola che non serve, degli ospedali, dei ristori, del turismo morto, dell’Italia svenduta, dei disperati, del Green, del Brown, non frega niente. Avranno fatto cassa, distrutto nazioni, si saranno assicurato il loro futuro nel loro disegno globale. E il popolo che tace forse avrà gradito.