È approdata finalmente alla Camera la proposta di legge relativa alla possibilità di rinegoziare temporaneamente i contratti d’affitto per uffici e negozi per garantire una maggiore liquidità alle imprese e, nello stesso tempo, un’entrata ai proprietari, di fronte alla crisi economica generata dalla pandemia.
Secondo il testo proposto da Fratelli D’Italia, primo firmatario Riccardo Zucconi, chi affitta potrebbe ottenere una riduzione temporanea del canone di locazione attraverso la stipulazione di un contratto temporaneo per tutta la durata dell’emergenza Covid, mentre il padrone di case usufruirebbe di un credito di imposta del 50% su quanto percepito in meno.
Si tratta di una soluzione che, già sollecitata dalla Corte di Cassazione, è stata vista di buon occhio sia dalla Confesercenti, il cui presidente Mauro Bussoni è stato invitato ad intervenire alla conferenza di presentazione, e dal SUNIA, il sindacato degli inquilini.
Nei sei articoli che compongono il testo si parla anche della riduzione degli oneri delle bollette elettriche per i locatari con una copertura prevista complessivamente di tre miliardi di euro. In caso di mancato rispetto, il contratto rinegoziato viene rescisso.
“Interventi orizzontali sui costi fissi che considerano tutti alla stessa stregua e alla stessa maniera sono per tutti insufficienti, ma per chi ha più spese sono ovviamente drammatici – sottolinea il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida – Locatore e locatario si trovano di fronte a due diritti importanti. Uno a percepire il giusto compenso dell’affitto del proprio immobile: spesso sono privati che pagano con quei soldi che incassano dall’affitto i mutui o persone che mandano avanti la propria famiglia anche grazie a quell’incasso. Dall’altra parte c’è un diritto altrettanto valido di chi essendo chiuso non riesce a pagare. Speriamo che questo governo – ha proseguito Lollobrigida – cominci ad affrontare in maniera corretta tutti i problemi” e “in particolare quello dell’Italia divisa tra chi prende lo stipendio a fine mese e chi no. Commercianti, operatori del turismo non hanno mai chiesto granché allo Stato e hanno dato dato. Bisogna ragionare di interventi che possano alleviare le loro sofferenze. Non sappiamo se sarà approvato il testo Zucconi – noi speriamo di sì – per noi è importante la soluzione di questi problemi. E’ il dovere di un’opposizione propositiva che dimostra un’altra volta che non bisogna andare a prendere le poltrone di governo, alleandosi magari contro-natura”.