E bravo Giuseppe Conte! L’ex lìder minimo ha proposto di rendere gratuito il riscatto della laurea che, attualmente, rappresenta un costo talmente elevato da renderlo praticamente impossibile per molti laureati. Ovviamente l’avvocato degli italiani si è limitato a proporlo in un discorso informale, di quelli che non portano mai a nulla. Però l’idea è buona. Peccato che non sia sua.

Ma soprattutto peccato che l’idea di cui si è appropriato il Conte leader del Movimento 5(mila) poltrone sia stata bocciata dal Conte lìder minimo nel suo primo governo ed anche nel Conte bis. Già, perché la proposta di legge era stata presentata il 14 maggio 2018 dal deputato di Fdi Salvatore Deidda più altri colleghi di partito. Deidda, nella proposta di legge e non in un incontro con i pentapoltronati, proponeva infatti di rendere gratuita o perlomeno affrontabile la spesa del riscatto, sulla base della cifra prevista per i disoccupati.
E spiegava che, in tal modo, si sarebbe favorito il pensionamento dei lavoratori più anziani, in modo da offrire più chances di ingresso per i giovani. E si sarebbe offerta una prospettiva pensionistica ai ragazzi neolaureati che si affacciano ora nel mondo del lavoro. Una proposta vieppiù utile ora che i partiti anti italiani vogliono eliminare quota 100 per aumentare l’età pensionabile.

Al lìder minimo, però, la proposta non era piaciuta. E Deidda maramaldeggia. Come se non fosse credibile una folgorazione di Giuseppi sulla via non di Damasco ma di Montecitorio o di Palazzo Madama. Insomma, se Parigi valeva ben una messa, una poltrona da parlamentare varrà bene una marcia indietro sul riscatto della laurea. E poi il cattivissimo Deidda dimentica che parlare di laurea può sembrare una provocazione per i pentapoltronati. Ora, però, bisogna far bella figura con Sua Divinità e persino il Movimento 5(mila) poltrone scopre l’università.