“Morto un papa, ma non se ne fa un altro…” mi scrive M. il mio più vecchio amico, annunciandomi la dipartita di Benedetto XVI. Morte ampiamente annunciata e attesa da giorni. Da tanti, se non tutti. E con animo molto diverso .
Sorrido, a tutta prima. Ma quella di M. non è una semplice battuta
Perché, in apparenza, per la prima volta alla morte di un pontefice romano, la Cattedra di Pietro non resta vacante neppure per un giorno. Benedetto era il “Papa emerito”. Quello in carica, effettivo, è Francesco. Quindi, nessuna vacanza della Sede Apostolica.
Tuttavia, la battuta dei mio amico, adombra (si fa per dire) ben altra cosa. A Roma, ora, non c’è nessun Papa. La Sede Apostolica non è, momentaneamente, vacante, in attesa di Conclave. È vuota. Semplicemente vuota. Anche perché non vi sarà nessun Conclave. Niente cardinali rivestiti di porpora. Niente Extra omnes. Niente fumate bianche e nere…
Ovvio, dirà qualcuno, un Papa c’è già. È Francesco. Benedetto era solo il Papa emerito…
Vero… però, vedete, io non sono certo un teologo o un esperto di diritto canonico. E sinceramente non sono davvero un cattolico, ancorché battezzato e cresimato. Ma ho una certa passione per la storia. O meglio le storie. E la mania di cercare il pelo nell’uovo, nelle questioni di linguistica. E, appunto, questa storia dell'”emerito” mi suona… stonata.
Perché uno può pensare ciò che vuole di Chiesa e preti… ma deve comunque ammettere che non è una associazione, una fondazione, o anche un governo come un altro.
Insomma, uno può essere presidente emerito della bocciofila di Trebaseleghe, o del Club di mazza e pindolo di San Martino di Venezze….ma Pontefice emerito della Chiesa Cattolica, ovvero Universale, sinceramente proprio no.
Primo perché i Papi, da che esistono, governano la Chiesa uno alla volta. E la carica è a vita. Tant’è vero che morto un Papa se ne è sempre fatto un altro.
Oh, certo, ci sono stati, nel Medioevo, alcuni casi di due o tre eletti Papi nello stesso periodo. Però, per la storia della Chiesa, uno solo era quello vero. Gli altri erano Anti-Papi. Illegittimi, e scomunicati.
Ed è vero che qualche caso di dimissione dalla carica lo si ricorda. Il più famoso Celestino V, ai tempi di Dante. Che fu forzato alquanto dal cardinal Caetani. Che divenne suo successore come Bonifacio VIII. E che, però, si affrettò a far rinchiudere il povero Celestino. E subito dopo a farlo eliminare. Al Castello di Fumone dicono ancora che si agiti il suo fantasma. Con un chiodo infisso nella fronte.
Seconda, e più rilevante (per chi vi crede), è la questione dello Spirito Santo. Perché, in Conclave, i Cardinali elettori dovrebbero (condizionale d’obbligo) essere solo strumenti. A scegliere il successore di Pietro può essere solo Dio. Facendo scendere lo Spirito Santo sui prelati.
Ora, per carità, Dio può fare ciò che vuole. E nominare non due, ma quindici Papi in contemporanea…. però mi fa strano. Perché Cristo aveva 12 Apostoli, ma solo a Simone disse “Tu es Petrus”. Mica agli altri. E così stabilì una regola. Una sorta di legge. E il Dio della tradizione cristiana mica si sveglia alla mattina e decide di buttate all’aria tutto. Per questo i miracoli, che sono sospensione delle leggi di Natura, sono così rari. Per questo Einstein, che era ebreo e la vedeva allo stesso modo, disse che Dio non gioca a dadi con l’universo. Parlava della teoria dei quanti. Ma mi sa che anche qui le cose non stanno molto diversamente..
Non mi va di addentrarmi nella esegesi delle dimissioni di Benedetto XVI. Se abbia rinunciato solo all’esercizio del governo della Chiesa, in quanto vescovo di Roma. E non all’autorità spirituale. Se, quindi, Bergoglio non sia altro che un supplente…e per questo, non per umiltà, non indossi le scarpe rosso porpora, e non abbia mai preso possesso degli appartamenti pontifici in Vaticano.
Sono materie che mi interessano ben poco. E nelle quali non ho competenza alcuna. Lascio, pertanto, volentieri la discussione ai miei amici tradizionalisti cattolici di tutte le declinazioni. Dai lefevriani ai sedevacantisti…ne hanno di argomenti…
Io mi limito a notare che, se il mio amico M. ha ragione, Roma, per la prima volta, si trova senza Papa. E non come nel romanzo di Morselli, perché la sede pontificia si è trasferita a Zagarolo…ma proprio perché un Papa, vero, non c’è. E nessuno pensa ad eleggerlo. Ci si accontenta del supplente…
Forse, sottolineo forse, siamo giunti ad una svolta storica. Epocale.
Mi sembra che vi sia qualcosa nella Apocalisse di Giovanni…ma non è certo tema per questi miei articoletti…
1 commento
vorrei fare una riflessione sul comportamento del papa Benedetto. Non entro nel concetto di diritto canonico e altro ma il comportamento di questo papa a mio avviso è sconcertante.. Condivido quanto lei dice sulla parola emerito che si da ad un presidente di associazione che non viene rieletto..Essendo un capo assoluto non poteva continuare ad essere Papa e sovrintendere alla gestione della Chiesa tramite un gruppo da lui scelto? Poteva anche non andare in giro per il mondo ma continuava ad essere un testimone.. e qui la domanda di fondo che mi sono posto.. Perchè fu fatto un Conclave per eleggere un altro papa? Come si fa a disconoscere un Conclave? Mi piacerebbe che qualcuno si ponesse questa semplice domanda prima di iniziare il diluvio di parole sull’interpretazione dei termini.. altrimenti bisogna convincersi che l’applicazione di regole e/o statuti che sorreggono il meccanismo del governo della Chiesa sia fasullo come tutti gli Stati hanno dimostrato.. negando leggi e costituzioni.