Ha fatto scalpore sui Social l’immagine di Papa Bergoglio che interrompe, bruscamente, un’udienza generale per… rispondere al cellulare. E appartarsi per discutere con fare concitato. Con chi, ovviamente, non è dato sapere. Certo Qualcuno di davvero importante. Tanto da distrarre il Santo (?) Padre dai suoi doveri e oneri tradizionali. Molto importante, sicuramente. Ma, come è stato giustamente osservato, Dio, il Dio dei cattolici, ha altri modi per farsi vivo. Senza bisogno di Telecom o Vodafone o altro…
Sinceramente la cosa non mi sorprende né mi scandalizza. Un po’ perché cattolico sono solo di nascita, e non ho poi più avuto molto commercio con questa Chiesa… Molto perché trovo assurdo tanto scalpore e tanta meraviglia. Lo trovo da osservatore disincantato. Sine ira et studio. Per dirla in quel latino che proprio l’attuale Papa, con un improvvisa decisione, ha di fatto abolito dalla liturgia. Ma che era caduto già da tempo in disuso. Perché, come ebbe a dire Karol Woytila, i preti non lo sanno più. Così Bergoglio ne ha, in fondo, tratto le debite conseguenze. Anche perché lui ha studiato da perito chimico…
Comunque, osservo sempre con distacco, la Chiesa Cattolica, che vorrebbe dire “universale”, non ha più una lingua veicolare comune. E questo – come chiunque abbia studiato un poco Chomsky e la sociolinguistica sa bene – porta necessariamente sempre a frazionamento e fratture. D’altronde Lutero tradusse la Bibbia in tedesco…
Per altro, altra osservazione marginale, quella Cattolica è anche ormai l’unica, grande Religione tradizionale e storica priva di una Lingua Sacra. Un Brahmano utilizza comunque i rituali in vedico. Un imam prega in arabo anche se è uso parlare in altra lingua. E i rabbini utilizzano l’ebraico classico. Così, tanto per fare una osservazione. Senza malizia.
Poi, abbiamo visto in questi tempi di “pandemia”, preti officiare con la mascherina, impartire il battesimo a distanza con uno spruzzo, catechismo online, di recente anche la richiesta di Green Pass per accedere alla Messa… Nonché, a Natale scorso, lo stesso Papa benedire l’arrivo del salvifico vaccino. Dimenticandosi che era il compleanno di Qualcun Altro….
Che volete che sia una telefonata durante l’udienza generale? Capita a tutti gli Ad delle multinazionali, o no?
Mi viene in mente un romanzo letto molti, moltissimi anni fa. Un romanzo dystopico. “Roma senza papa”. Uscito dal genio sfortunato di Guido Morselli. Una distopia che è, ormai, realtà. Con una Chiesa allo sbando per le innovazioni di un papa turco (sic!) Libero I. Il cui successore, Giovanni XXIV – Morselli scriveva sotto l’impatto emotivo del Concilio Vaticano – ha ormai rinunciato a tenere unito ciò che resta della Chiesa. E si è ritirato in una villetta di Zagarolo. Località del Lazio resa famosa dalla parodia di “Ultimo Tango a Parigi,” con un esilarante Franco Franchi al posto di Marlon Brando . “Ultimo tango a Zagarolo “.
Trama a parte, Morselli, nel lontano 1966, aveva ben intuito la deriva della Chiesa romana. E soprattutto la totale perdita del senso del sacro da parte di quel clero che ne dovrebbe officiare i riti. Anzi, i Misteri.
Però neppure lui avrebbe potuto immaginare questa realtà odierna. Questa totale decadenza di ogni, pur vago, sentimento (non dico esperienza, che sarebbe pretendere troppo) della spiritualità. Questa idolatria dell’immortalità fisica. Del potere e del denaro. Che fa sembrare Bonifacio VIII un santo asceta, e il Borgia uomo di probi costumi. Perché sarà stato quello che dicono, ma un senso della religione e del suo ruolo ce l’aveva ancora. E ben chiaro.
Come dicevo, io non sono che un vecchio scettico. E, quindi, non ho titolo alcuno per giudicare. Però sono perplesso. La Chiesa di questo Francesco non è certo quella del suo omonimo, il Santo di Assisi. Né quella dei Martiri. O di chi eresse le grandi Cattedrali gotiche, mentre Bernardo di Clairvaux intonava le sue Omelie alla Vergine, ancora cinto della spada… E non è la chiesa di Dante e di Teresa de Avila, di San Juan de la Cruz e anche di Ignazio di Loyola. È una Chiesa priva non solo di spiritualità, cosa che non ho competenza a giudicare. Ma anche di un minimo senso estetico. Il che balza agli occhi anche di un ateo. E, in fondo, ne offende il buon gusto.
È una Spa. Un Club Rotary. Una bocciofila. Non mi sembra di potervi veder altro.
Ultima considerazione. Una religione priva di fede può solo soccombere davanti a chi la sua fede mantiene salda e forte. Non vedremo mai il Grande Ayatollah Khamenei interrompere la preghiera del Venerdì per rispondere al cell. Anche se a chiamare fosse Biden. O addirittura Soros o Bill Gates…
Un’unica speranza in una battuta che Morselli mette in bocca al suo Giovanni XXIV. Suona più o meno così: I preti pensano che Dio sia una loro proprietà. Ma Dio non è un prete o un frate….
1 commento
riflessione interessante.. pacata.. ma c’è tutto per chi vuol capire tra le righe.. condivido.. gli articoli di electomagazine hanno una loro direzione costante di chiarezza, riflessione, intellettualità.. è una boccata di aria fresca in mezzo a questa dissoluzione della cultura e della menzogna imperante