Per gli autobus che prendevano fuoco, Virginia Raggi era stata massacrata dalle opposizioni e, soprattutto, dai media di regime. Non che l’ex sindaco di Roma brillasse per simpatia e per imparzialità. E, probabilmente, si era meritata continue ironie ed attacchi senza sosta. Ma il nuovo sindaco di Roma? Quel Roberto Gualtieri che, probabilmente, avrebbe preferito far altro nella vita ma che il Pd ha piazzato in Campidoglio?
Roma brucia ed i roghi sono alimentati anche dalle montagne di immondizia che l’amministrazione piddina si è ben guardata dal rimuovere. Eppure era uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale. I giornalisti di servizio erano scatenati nel raccontare la sporcizia di ogni zona di Roma.
Poi è arrivato il compagno Gualtieri ed i compagni giornalisti non hanno più sentito il puzzo dei rifiuti abbandonati ovunque. Non hanno visto i cumuli di spazzatura. Ed i cinghiali che scorrazzano liberi per nutrirsi di rifiuti, spargendoli ulteriormente intorno, sono diventati quasi una nuova attrazione turistica. E pazienza se portano anche malattie che mettono a rischio gli allevamenti di maiali. L’importante è non disturbare il compagno sindaco.
Gualtieri può non avere fretta, i media di regime possono aspettare prima di criticare. Roma incassa una montagna di denaro pubblico ma la sporcizia non viene affrontata. Forse si spera che i cinghiali, i gabbiani e la fauna varia presente in città possano provvedere autonomamente all’eliminazione dei rifiuti. D’altronde l’unica cosa che conta davvero è non infastidire il nuovo sindaco. Perché le critiche sono doverose nei confronti dei politici non amati dai chierici di regime, ma sono vietate nei confronti dei compagni sindaci.