Da poco portato sul piccolo schermo in una serie tv Netflix da Ryan Murphy, Roy Halston Frowick è stato il maggior stilista americano del suo tempo, capace di competere con i più grandi couturier francesi e italiani.

Roy Halston, il designer di cappelli
Nato nel 1932 in Iowa, Roy Halston si approccia fin da piccolo al ricamo, grazie agli insegnamenti della nonna. Frequenta quindi la Scuola d’Arte di Chicago e si specializza nel design di cappelli. Nel frattempo lavora anche come vetrinista. Il 1957 è l’anno di svolta: apre il suo primo negozio di cappelli e incontra Lilly Daché. La donna, celebre modista, lo ingaggia e nel giro di un anno Roy diventa co-designer. Subito dopo viene chiamato da Bergdorf Goodman, uno dei maggiori department store d’America.
Nel 1961, quando Jacqueline Kennedy indossa un suo cappello alla cerimonia di insediamento del marito alla Casa Bianca, il successo arriva alle stelle. Il modello portato dalla donna, soprannominato “a tamburello”, diventa il più venduto degli Stati Uniti. Anche Diana Vreeland ne è estasiata e dichiara Halston “il più grande creatore di cappelli nel mondo”. Grazie ai fondi di Estelle Marsh, milionario del Texas, Halston dà vita alla sua prima linea di abbigliamento. Il design è semplice, pulito e rigoroso ma allo stesso tempo sexy e sofisticato. Utilizza per le sue creazioni un nuovo tessuto sintetico, l’ultrasuede, alla vista simile al camoscio. Insieme con l’abito chemisier e il caftano diventeranno il suo marchio di fabbrica, nonché divisa della maggior parte delle donne americane.

Le Halstonnettes
Halston trascorre le sue serate tra divertimento ed eccessi. Il locale che frequenta maggiormente è lo Studio 54, meta di tutte le Celebrities degli anni ’70. Lì conosce e diventa amico di Liza Minnelli, Andy Warhol e Bianca Jagger. Intorno a lui si crea una cerchia di modelle e indossatrici, soprannominate le Halstonettes, che comprendeva Pat Cleveland, Anjelica Huston e Elsa Peretti. Con quest’ultima, diventata poi ben nota designer di gioielli per Tiffany&Co, collabora alla produzione del suo primo profumo per il quale lei disegna il celebre flacone a forma di goccia.
La cessione del marchio
Nel 1977 Halston vende la sua compagnia alla Norton Simon, ma rimane il designer. Nel 1977 collabora con la Braniff International Airways alla creazione delle nuove divise della compagnia aerea. Sceglie il marrone declinato nelle sue sfumature, che la Braniff adotta anche poi per tutti i copri sedile dei suoi aerei. Nel 1983 firma un contratto di licenza con la J.C.Penney per creare una linea che tutti potessero indossare e dal prezzo competitivo. Ma quest’ultima mossa, che Halston considerava un modo efficace per espandere il business, gli costa cara. La Bergdorf Goodman infatti rifiuta di vendere la sua prima linea perché dichiara che il brand è diventato ormai “cheap” e per tutti. Nel frattempo La Norton Simon cede il marchio alla Esmark, e dà il via ad un susseguirsi di cambiamenti di proprietà che porteranno Halston a non avere più alcun potere nella compagnia. Muore di AIDS nel 1990, assistito da amici e familiari.