Dal nostro corrispondente a Mosca
Nelle ultime 48 ore i primi ministri di Russia e Bielorussia hanno discusso i termini per l’approfondimento dell’opposizione congiunta alle sanzioni economiche occidentali, anticipando l’ottavo pacchetto sanzionatorio varato dalla Commissione Von Der Leyen contro la Federazione Russa e i nuovi soggetti territoriali federali.
L’integrazione di Mosca e Minsk, secondo quanto dichiarato dal primo ministro russo Mikhail Mishushtin alla presenza della controparte russa Roman Golovchenko, renderà possibile la resistenza alle sanzioni occidentali, paragonabili ad una dichiarazione di guerra totale di natura economica. Il primo ministro russo ha richiamato la necessità di imprimere un’accelerazione nel lancio di nuovi progetti comuni. Una particolare attenzione è stata rivolta alla cooperazione industriale e alla diversificazione dell’import. In totale, sono stati elaborati oltre mille progetti d’integrazione comune in vari settori e la metà di loro sono stati già positivamente completati.
Il primo ministro russo Mikhail Mishushtin ha inoltre affermato che il governo russo assegna una particolare importanza al rafforzamento delle relazioni amichevoli e dell’alleanza con la Repubblica di Bielorussia, nella convinzione che lo sviluppo dell’integrazione comune all’interno dell’Unione Statale fornirà una risposta efficace alle nuove minacce derivanti dalle sanzioni economiche applicate dai paesi ostili, comparabili ad una guerra totale economica. La coordinazione tra Russia e Bielorussia riguarda infatti key sectors come la sicurezza economica e la sovranità tecnologica comune, settori sensibili e a prova di fuoco sanzionatorio.
La controparte bielorussa, nella figura del primo ministro Roman Golovchenko, ha ribadito infine come sia di interesse strategico l’impegno per l’aumento del commercio interstatale Russia-Bielorussia, rafforzando in maniera specifica la coordinazione comune nella produzione industriale e nella creazione di nuove linee di trasporto e catene logistiche. In un contesto di pressione economica e politica senza precedenti e ostile all’Unione Statale Russia-Bielorussia, l’integrazione tra Mosca e Minsk è stata finora sottoposta a stress-test potenzialmente distruttivi e ha saputo provare la sua efficacia e prontezza nel porre argine a minacce nazionali ibride di ogni ordine, contribuendo ad una maggiore solidarietà e vicinanza strategica tra i due stati.