Imbarazzante soccorso giornalistico per l’armocromata Elly. Imbarazzante non perché arrivi da Alessandro Trocino, il Berizzi del Corriere, ma perché il poverino non ha la più pallida idea di cosa fare per aiutare la compagna Schlein a recuperare posizioni. Non che sia facile, con un soggetto come Elly, perfetta per essere l’obiettivo di ogni ironia. A partire dal suo triplo passaporto (vorrebbe governare l’Italia in nome degli interessi di quale Paese?), dal suo radicalismo chic, dal suo linguaggio aggrovigliato. Certo, almeno sul linguaggio non dovrebbe essere impossibile intervenire. Ma per dire cosa?
Perché, in fondo, il problema è proprio questo. Cosa ci si aspetta che dica, l’armocromata? La disastrosa politica del nulla, messa in campo dalla famiglia Meloni di governo, offrirebbe spunti quotidiani per controproposte. O semplicemente per proposte, vista la mancanza di quelle governative. Invece la compagna Elly si limita a dei “No”. D’altronde, non avendo idee al di fuori delle solite banalità sui diritti civili, diventa difficile lanciarsi in proposte che non si sa in quali direzioni debbano andare.
E Trocino non l’aiuta. L’antifascismo in redazione non basta per chiarire se il PD armocromato debba rivolgersi alla sinistra estrema o al centro calendiano. Se debba puntare sulla conquista del ceto medio massacrato da lady Garbatella o sul proletariato antico. Sui giovani pronti ad espatriare per mancanza di prospettive decenti in Italia o sulle anime belle che campano favorendo l’invasione dell’esercito industriale di riserva per accontentare un padronato ottuso e privo di visione del futuro? La sinistra di Capalbio e Courmayeur o quella costretta a restare a casa perché non può permettersi spiaggia e impianti di risalita per lo sci?
Ma non basta soprattutto il Corriere, trasformato come quasi tutti i quotidiani italiani in un foglio di propaganda israeliana, per spiegare alla compagna Elly che c’è già il governo Meloni a fare da portavoce a RimbanBiden e Netanyahu. E copiare il servilismo neomeloniano in politica estera non è proprio una grande idea per chi dovrebbe fare opposizione. Ed è vero che il PD di Schlein è il miglior alleato di lady Garbatella, ma è altrettanto vero che non capita sempre, per l’opposizione, la fortuna di confrontarsi con un esecutivo di così modesto livello. E se non si è capaci di approfittarne..