Il Parlamento egiziano si riunirà immediatamente per concedere la cittadinanza a Matteo Salvini, rinviato a giudizio in Sicilia per aver osato fare il ministro in linea con le promesse elettorali. Nel frattempo anche le città del Cairo, Alessandria, Luxor ed Assuan voteranno per la cittadinanza onororaria in segno di solidarietà nei confronti del politico italiano vittima di un provvedimento giudiziario che è in totale contrasto con ogni libertà di esercitare l’attività politica e di governo. E il governo turco è pronto a chiedere una risoluzione all’Onu per condannare la dittatura dei giudici italiani.

Ovviamente non è vero, anche perché Salvini si è particolarmente impegnato contro Egitto e Turchia ed è improbabile che ottenga solidarietà da chi ha disprezzato sino al giorno prima. Bisognerà vedere se la solidarietà riuscirà ad ottenerla almeno dai governi di Ungheria e Polonia, magari portando la questione sui tavoli di Bruxelles o di Strasburgo, magari anche in Lussemburgo. Più probabile che non ottenga nulla.
La decisione di appoggiare il governo di Sua Divinità non ha cambiato le strategie politiche della magistratura, il governo dei Migliori è impegnato solo ad erodere i consensi della Lega, le iniziative internazionali appaiono più tattiche che strategiche. Il nuovo padrone americano se ne frega, gli ex amici russi si sentono traditi. È mancata persino la capacità di rispondere alle false mobilitazioni per Navalny con iniziative analoghe a favore di Assange. Nessuna cittadinanza italiana per chi ha svelato le porcate americane, nessun intervento clamoroso a favore di Salvini.
Si pagano gli errori di non aver voluto creare il consenso nel mondo della comunicazione, dell’informazione, dei corpi intermedi. Era così bello essere solo ed indisponibile quando volava sempre più alto. Ora è meno bello essere solo a contrastare l’ennesima invasione di campo della magistratura che vuol decidere anche le politiche migratorie del Paese. Già, ma il dittatore è Erdogan, l’unico eletto tra Draghi e magistrati. E la Lega ha applaudito le dichiarazioni di Draghi.