Un altro scandalo per il Parlamento europeo. Nella notte tra il 27 e il 28 novembre è stato organizzato un festino proibito a base di droga, alcol e sesso a Bruxelles, nonostante il lockdown. Lo ha riferito la polizia belga, precisando che il party, avvenuto in un locale sopra a un bar, si è concluso con un’orgia. Tra i partecipanti, alcuni dei quali diplomatici e funzionari della Commissione Ue, figura anche l’eurodeputato Jozsef Szajer, tra i fondatori del partito del premier ungherese Viktor Orban che fa parte del Ppe.
József Szájer, in politica da oltre trent’anni ed ex capogruppo del partito al parlamento ungherese dal 1994 al 2002, ha presentato le sue dimissioni ufficiali al presidente del Parlamento europeo domenica scorsa – a due giorni dai fatti – adducendo “motivi personali” alla sua scelta. L’eurodeputato lascerà la poltrona a Bruxelles a partire dal 31 dicembre 2020.
I guai sono iniziati quando la polizia ha fatto irruzione nel locale, situato nel centro della capitale, fermando 25 persone. Secondo i media belgi, uno dei presenti si sarebbe dato alla fuga. Si trattava proprio dell’europarlamentare ungherese, che si sarebbe poi avvalso della sua immunità.
Secondo quanto riportato dal quotidiano belga Het Laatste Nieuwse, il politico avrebbe cercato di fuggire attraverso la grondaia del tetto della palazzina per non essere fermato dalla polizia. Nel tentativo di sfuggire alle forze dell’ordine il deputato si sarebbe addirittura ferito in modo non grave.
Un festino illegale a base di sesso e droga, grave la presenza di diplomatici ed esponenti politici, l’ombra sul Parlamento europeo. Lo scandalo fa eco in pieno lockdown. A Bruxelles tremano le poltrone di alcuni deputati.
“Ero presente”, ha ammesso in una nota Szajer, sottolineando però di non aver fatto uso degli stupefacenti ritrovati nel locale: “La polizia sostiene di avere trovato una pillola di ecstasy, ma non è mia”. Il deputato si è detto poi “dispiaciuto per aver violato le restrizioni anti-Covid”, prima di porgere le proprie “scuse ai colleghi, agli elettori, alla mia famiglia”.