In Italia, se vuoi scrivere un libro che possa avere buone probabilità di avere un’ampia diffusione, devi parlare di Mussolini. È successo tante volte e ancora succederà, perché il mito del Duce, qui da noi, non si è mai spento. Anzi: sembra che più passa il tempo e più quel mito si rafforzi.
Non deve stupire quindi che Antonio Scurati, noto e pluripremiato autore di opere narrative, e dichiaratamente antifascista, si stia cimentando in una colossale rilettura romanzata del capo del Fascismo.
Il primo volume, come spiega l’autore a La Lettura, è già pronto. Uscirà a settembre per i tipi di Bompiani e si intitolerà “M il figlio del secolo”.
Secondo quanto riportato dall’intervista rilasciata a Paolo Di Stefano e pubblicata sul settimanale del Corriere della Sera, l’opera vorrebbe essere “una grande narrazione letteraria che raccontasse il ventennio in una prospettiva nuova, dal punto di vista dei protagonisti, a cominciare da Mussolini”.
In questo volume di ben 848 pagine, primo di quella che diventerà come minimo una trilogia, si raccontano le vicende che vanno dalla fondazione dei Fasci di Combattimento, nel 1919, al delitto Matteotti. La forma sarà quella del romanzo, ma l’impostazione generale si ispira al serial televisivo.
“Da grande appassionato di telefilm – afferma Scurati – volevo sfidare la serialità televisiva, un modello di racconto che abbraccia un ampio arco di tempo, come ne Il Trono di Spade: provare a trapiantare in letteratura quel tipo di affabulazione in cui si narrano le lotte di potere e le tragedie che comportano…”.
A quanto afferma l’autore, tutto il contenuto si baserà su un attento studio dei documenti e nulla sarà frutto di invenzione. Solo l’esposizione sarà romanzata ma sarà, a quanto afferma l’autore, supportata da un’abbondante rimando a fonti documentali.
Insomma, dato il buon inserimento di Scurati negli ambienti che contano, ci possiamo aspettare che prima o poi il suo lavoro si trasformi in un prodotto televisivo vero e proprio.
D’altra parte i palinsesti televisivi hanno bisogno di essere riempiti, no? E si può essere certi che una storia di Mussolini non potrà che avere successo.
Da parte nostra terremo a bada la curiosità di andare a leggere il risultato della fatica dell’autore fino al prossimo mese di settembre.