L’“Indipendent” – Women’s Forum scrive che “descrivere l’allattamento al seno come ‘naturale’ non è etico perché rafforza i ruoli di genere”. Invenzione della “disforia di genere” in bambini per gli interventi di cambiamento di sesso grazie anche ad avvocati esperti in “rettificazioni sessuali”. I Tribunali per i Minori possono indicare un curatore speciale che sorpassi l’autorità genitoriale. Un’organizzazione che gestisce gli uteri in affitto assicura in caso di morte del bambino entro due anni il diritto di averne un altro gratis.
Di questi orrori potremmo proseguire con un elenco di altre infamie, ma tutte comunque vertono su una gravissima patologia psichica che va sotto il nome di perversione: uno sconvolgimento, una deviazione che si realizza nell’ideazione e nel perseguimento di comportamenti deviati rispetto al senso comune.
Il senso comune non è – come spaccia la contraffazione ricorrente – la moraliner di nietzschiana memoria, fatta di untuoso puritanesimo e viscido perbenismo, ma molto semplicemente ciò che attiene ad una constatazione condivisa, ad una accettazione delle validate leggi naturali e regole sociali: di notte si dorme, quando si ha fame si mangia, l’uomo feconda, la donna procrea, non si sorpassa la fila, si rispettano gli anziani, si proteggono i bambini, non si urla e via via catalogando.
Chiarita questa nozione, come atto dovuto, ha perfettamente ragione Paolo Crepet quando, in un dibattito con Vladimir Luxuria, le ha risposto che la medicina riconosce solo due alterazioni sessuali genetiche – Sindrome di Turner per le donne e Klinefelter per gli uomini – tutte altre condizioni fanno parte dell’esperienza personale, quindi non generalizzabili per legge o per decisioni della maggioranza.
Inoltre, dubbi sulla propria identità fanno parte dello sviluppo normale, e non possono essere trattati con urgenza e in modo irreversibile seguendo le voglie sovversive di agguerrite minoranze.
Infine, l’esproprio dell’autorità genitoriale è un atto gravissimo, un illecito di una gravità inaudita, un dispositivo di potere che arriva al limite del criminale. La capacità genitoriale è stabilita da parametri neuropsicologici specifici, e non può essere né sospesa né annullata sulla base di motivazioni politiche e di pressioni particolari.
Questa appropriazione decisionale agli apparati del sistema è uno dei processi in atto per disintegrare le relazioni sociale e, colpendo la famiglia, dissolvere letteralmente l’idea stessa di Stato.