Qualcuno si è stupito perché i due carcerieri molisani, che hanno tenuto segregata per 22 anni la sorella e cognata, non sono stati arrestati. In realtà bisognerebbe stupirsi perché il governo dei Migliori non li abbia premiati per aver anticipato i provvedimenti di Speranza ed ora le indicazioni dei tecnici e dell’Unione europea.
Dunque una segregazione in stile “Restate a casa”, rinunciando ad inutili e pericolosi contatti sociali. La povera donna avrà sicuramente evitato di contagiarsi con il Covid, rispettando – con un po’ di anni di anticipo – gli ordini degli esperti di farfalle trasformati in virologi.
Ma, soprattutto, la donna rappresenta la prova provata che si può sopravvivere anche con le limitazioni decise dai maggiordomi europei per sostenere la guerra di Biden e Zelensky. Dunque si può stare al freddo anche d’inverno. E ci si può lavare anche solo una volta al mese. Certo, la signora non poteva e non doveva andare a lavorare. E non avendo altri rapporti sociali era libera di coprirsi di maglie e maglioni per resistere al freddo mentre i problemi di cattivo odore non esistevano dal momento che non incontrava nessuno.
I super tecnici atlantisti, però, hanno deciso che il fastidio per la puzza di chi non si lava è solo una convenzione nata negli ultimi anni. Dunque solo mentalità piccolo borghesi portano al desiderio di farsi una doccia addirittura una volta al giorno. Ed è vietato ricordare le indicazioni dei virologi che pretendevano lavaggi continui per contrastare il Covid. Adesso si troveranno altri virologi pronti a giurare che la puzza tiene lontano il virus.
Il gregge italico, politicamente corretto, non dovrà quindi storcere il naso se, sui mezzi pubblici sempre più cari e sempre più rari, l’odore sarà insopportabile. Bisogna superare questo retaggio borghese perché ce lo chiede Zelensky. Ed allora la signora molisana sarà dimenticata ed i suoi parenti diventeranno gli eroi del nuovo corso italiano di sacrifici, freddo e fame.