Uno dei tanti effetti degli arresti domiciliari imposti dal governo degli Incapaci è il calo del numero delle patenti. La guida, tra limiti di velocità ridicoli, controlli ossessivi e computer che sostituiscono il conducente, non è più tra le priorità di chi raggiunge i 18 anni. Tanto meno il possesso di una vettura.
«L’impatto della sharing mobility sulle persone è di grandissima portata: già oggi si può intraprendere un viaggio di 20 minuti ad un costo variabile —in relazione alla combinazione di mezzi scelti— tra 50 centesimi e 5,3 euro» sottolinea Claudio Ortenzi, senior analyst di GreenVulcano Technologies.

Internet e più in generale la tecnologia inducono a “viaggiare” sempre più spesso in rete e —per gli spostamenti fisici— a ricorrere alla micromobilità, il cui incremento medio nell’ultimo anno è stato più che quadruplo (+202%) rispetto a quello del carsharing (+48%).
Il terrorismo mediatico ha favorito il boom di monopattini condivisi (+554%), scooter (+26%) e biciclette (+25%), ritenuti più sicuri rispetto ai veicoli chiusi.
Se poi si considera anche la fruizione del servizio —osservano gli analisti di GreenVulcano Technologies— il 2020 si chiuderà con un numero totale di ben 54 milioni di spostamenti in condivisione: un numero impensabile fino a pochi anni fa. Eppure la tendenza verso la sharing mobility sta prendendo sempre più piede, tanto da essere riuscita a spingere l’industria automobilistica a ricalibrare il proprio modello di business tenendo appunto ben presente la sharing economy.
Ma non solo l’auto. Entro il 2021 in Italia la sharing economy —includendo le sue 5 macro aree (finanza collaborativa, alloggi tra privati, condivisione di veicoli, servizi domestici on demand e servizi professionali on demand) potrà valere fino all’1,3% del Pil, pari a circa 25 miliardi di dollari. E le vere protagoniste della crescita di questo settore sono le piattaforme di condivisione dei servizi di trasporto che entro il 2025 arriveranno a rappresentare il 40% del totale del mercato, assicura Marco D’Ambrosio, responsabile del business development di GreenVulcano Technologies.