Sua Divinità è arrivata a guidare il governo dei Migliori sull’onda del successo mediatico delle sue affermazioni su debito buono e debito cattivo. Applausi da (quasi) tutti i fronti. Finalmente un presidente del consiglio in grado di metter fine agli immensi sprechi ed alla mancanza di investimenti. Il sogno è durato pochissimo. Il primo provvedimento del nuovo governo è stato prorogare per un altro mese gli arresti domiciliari di massa. Con la conseguenza di dover impiegare altri miliardi di euro per risarcire tutti i settori colpiti dal terrorismo di Speranza e degli esperti a gettone.

Diventano dunque del tutto inutili le discussioni in corso sulla riforma dei parametri di Maastricht, sulle strategie per il rilancio delle economie europee. Sua Divinità dovrà governare tra i condizionamenti degli Incapaci di prima. Prolungando il blocco dei licenziamenti, sprecando quantità enormi di denaro per rimediare alle chiusure imposte dai nemici di ogni libertà.
Il Financial Times, giornale della City e dunque nemico di ogni possibile rafforzamento dell’Unione europea, mette in guardia contro l’idea di puntare sulle esportazioni verso Cina e Stati Uniti. E non perché i due Paesi non siano già in pieno rilancio (la Cina) o lo possano essere in tempi brevi (gli Usa), ma perché ad approfittarne potrebbe essere solo la Germania. Al di là dell’odio Inglese nei confronti di Berlino, in quanto locomotiva d’Europa, è evidente che se la Germania è la maggior beneficiaria di una ripresa delle economie mondiali non è per merito del Fato, ma per aver creato le condizioni per un’economia di successo.

Se si aggiunge che la crisi economica del 2008 è stata superata non solo in Germania ma anche in Francia, mentre l’Italia rimane al di sotto dei livelli ante crisi, si comprende che il problema nel nostro Paese è strutturale. E che è destinato ad aggravarsi con le politiche di Speranza e degli esperti a gettone, avvallate da Sua Divinità. Si impoverisce il tessuto produttivo e si distrugge la socialità, con pesantissime ripercussioni a livello psicologico su giovani e meno giovani.
Gli appuntamenti sui social tra bande, che si ritrovano solo per picchiarsi, sono una delle dimostrazioni di un malessere che scandalizza i vigliacchi barricati in casa, ma che dovrebbe preoccupare anche le persone normali. Perché questa rabbia, questo disagio, avranno bisogno di uno sfogo anche alla fine degli arresti domiciliari. Non basterà riaprire le palestre per affrontare il disagio. Non basteranno le truppe di Lamorgese, quelle che fingono di non vedere gli spacciatori e gli sfruttatori della prostituzione. I danni del terrorismo di Stato dureranno molto più a lungo della pandemia.
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