Moriremo tutti. Oppure siamo tutti salvi per aver raggiunto l’immunità di gregge. Basta seguire la disinformazione del Tg5 per farsi un’idea sulla totale mancanza di idee non solo del governo degli Incapaci ma anche dei vari reggicoda. Dunque ieri mattina il principale tg della galassia berlusconiana ha assicurato che 6 turisti su 10, al rientro dalle vacanze, sono positivi al Covid. Considerando che in vacanza, almeno per qualche giorno, è andato l’80% degli italiani, vorrebbe dire che metà della popolazione è già infetta. Siamo al delirio.
Ed è proprio questa disinformazione delirante che ha determinato il rifiuto delle imposizioni anche minime. Quale credibilità possono ancora avere i divulgatori a gettone di tutto e del contrario di tutto. Ma la situazione è destinata a peggiorare con l’inizio delle scuole. Con l’esibizione di tutto il repertorio di sciocchezze neanche immaginabile. Saranno le famiglie a controllare ogni mattina la temperatura dei figli. Giusto, sono figli loro. Ma se non lo fanno perché i genitori sono di fretta, in ritardo con il lavoro? Si farà finta di niente, all’italiana. Tanto, chi controlla i controllori? Già, ma sugli scuolabus sarebbe meglio una verifica prima di far salire i ragazzi. Allora non ci si fida dei genitori? E poi sullo scuolabus il ragazzino si siede di fianco ad un compagno di scuola con cui deve condividere altre ore in aula. Mentre i ragazzi che utilizzano tram e autobus per andare a scuola saranno ammucchiati con illustri sconosciuti, senza la benché minima garanzia.
Poi si arriva a scuola, senza ulteriori controlli. Sarà obbligatorio il lavaggio delle mani dopo essere stati a contatto con gli sconosciuti sui mezzi pubblici? E in classe bisogna tenere le mascherine per ore ed ore. Impensabile. In compenso si può giocare all’autoscontro con i nuovi banchi a rotelle. Perché ad altro non servono. Il ministro, che ha fatto notare di aver studiato, ha assicurato che il banco può persino accogliere il vocabolario di greco. Peccato che se accoglie il vocabolario non resta più lo spazio per il foglio protocollo della versione. E allora a che serve il vocabolario? Ovvio che, in questa situazione, molti prof si inventino la paura del contagio per nascondere la paura vera: quella degli studenti che cominceranno a ribellarsi dopo la prima settimana di follia azzoliniana. Ed allora non resterà che ripristinare la farsa della didattica a distanza, con un disastroso effetto domino sulle famiglie e sull’economia.