Signora mia, le vede le sempre più numerose squadre nerovestite che girano per le città indisturbate? No, signora, non quelle di trapper e spacciatori, scippatori, rapinatori. Quelle deve far finta di non vederle. Quelle sono composte da grandi risorse e, dunque, rappresentano un’opportunità. Le altre sono un pericolo. Quelle che marciano in colonna, con davanti il busto di Mussolini, e poi i labari, i gagliardetti. Come dice, signora mia? Non le vede? Neanche io. Ma il Pd e gli intellettuali organici assicurano che ci sono, le hanno viste, minacciano la democrazia e la costituzione più bella del mondo.
Sì, quella costituzione che il Pd ha provato a cambiare. Ma mica bisogna fossilizzarsi su questi particolari. Ora il pericolo è grave, i barbari sono alle porte. Anzi sono in mezzo a noi. E potrebbero conquistare il potere, riportando indietro le lancette della storia. No, signora mia, non stanno marciando su Roma. Peggio ancora: si apprestano a vincere le elezioni. Forse a trionfare. E il vertice di Poltrone e Divani è disperato.
Cosa vuol dire, signora mia, che è normale che a governare siano quelli che prendono più voti? Eh no! Dipende da chi li prende, questi maledetti voti. Non è che la democrazia sia uguale per tutti. Il cane della Cirinnà, che dispone di un consistente gruzzolo in contanti, è giusto che voti. Ma il cassaintegrato lasciato a casa perché la guerra di Biden e Zelensky ha portato alle stelle il prezzo dell’energia, perché mai dovrebbe votare, visto che vota male per invidia sociale nei confronti della gauche con il cachemerino?
Ha ragione, signora mia. Dopo aver rinunciato al caviale russo ed iraniano, la sinistra ricca dovrebbe rinunciare anche al cachemerino per solidarietà con Taiwan. Però avrete un inverno freddo e senza luce, voi italiani medi, e dunque per infondervi un po’ di calore la gauche dovrà girare con il maglioncino di cachemire per farvi capire che i sacrifici non sono uguali per tutti.
Signora mia, dice che è per questo che Poltrone e Divani prenderà una legnata alle elezioni? Lei ha troppe pretese. Se la gauche deve già occuparsi dei clandestini, dei vizi di ogni tipo, della spiaggia di Capalbio e delle passeggiate per Courmayeur, non ha poi tempo e voglia di affrontare i problemi degli italiani “normali”. E non è bello che i poveri ed il ceto medio votino contro la sinistra del privilegio. Se abbiamo i privilegi, è perché Dio ce li ha dati e ce li teniamo. Ma tanto, signora mia, prima di Natale vi accorgerete che i barbari non cambieranno assolutamente nulla, al di là del loro conto in banca personale.