Non solo un civico come candidato sindaco. A Torino la Lega ha aperto le liste a giovani non militanti ma con una grande professionalità in diversi campi. Simone Giacosa, 36 anni, è un avvocato penalista d’impresa che ha colto l’opportunità offerta dal partito di Salvini e Giorgetti. “Sentivo, come quasi tutti a Torino, la necessità di un cambiamento. E ho pensato che dall’interno del sistema il cambiamento sia più facilmente realizzabile”.
Ovviamente prima bisogna vincere, ma Giacosa è convinto che Damilano sia il candidato giusto per convincere i torinesi a cambiare davvero, affidando per la prima volta l’amministrazione della città al centrodestra. Un candidato forte, credibile, con un programma fortemente innovativo. Finalmente innovativo.
”Innanzi tutto bisogna immaginare una Torino che non si rassegni ad essere il dormitorio di Milano. Per questo si deve recuperare la vocazione industriale della capitale subalpina che ora può contare solo su Lavazza, Azimut Benetti e pochi altri”. Giacosa punta sull’aerospazio che non solo favorirebbe innovazione ed occupazione, ma garantirebbe anche la riqualificazione urbanistica di tutta la zona Ovest di Torino. Senza dimenticare, ovviamente, l’automotive ed il passaggio all’elettrico con tutto ciò che comporta.
“Con Damilano avremo anche il vantaggio dei rapporti internazionali consolidati come imprenditore, con la maggior facilità di attrarre investimenti esteri e grandi gruppi internazionali. Offrendo anche a chi si insedia la possibilità di utilizzare, a costi irrisori, una parte dell’immenso patrimonio edilizio abbandonato”. In questo modo la riqualificazione urbanistica procederebbe di pari passo con gli investimenti sulle start up innovative creando una rete virtuosa di sinergie tra Politecnico, startup e aziende che utilizzano le ricerche e le innovazioni. Anche le piccole e medie imprese famigliari avrebbero così le opportunità per internazionalizzarsi, che è tutt’altra cosa rispetto alla delocalizzazione.
Ma nel programma di Giacosa un ruolo fondamentale spetta all’ambiente. Partendo dai parchi, da vivere con lo sport di giorno e, nel caso del Valentino ma non solo, e con musica, locali, ristoranti la sera. Con la possibilità di creare in alcuni parchi delle aree attrezzate anche per le grigliate, con servizi per ripulire le aree interessate. Lo sport del remo deve poi tornare ad essere protagonista sul Po. Ed iniziative sportive devono coinvolgere ogni quartiere torinese. Così come ogni quartiere deve essere dotato di aree per i cani poiché gli animali domestici sono ormai parte integrante di molte famiglie.

Un ambiente tutelato e vissuto rappresenta anche un’attrazione turistica in più. Perché il turismo non è sufficiente per sostituire la manifattura ma resta fondamentale per l’economia cittadina. Potenziandolo con grandi eventi, con fiere mirate, con una città più vivibile. Conservando le piste ciclabili vere, ma eliminando la follia dei 20 km orari nei controviali. Anche aiutando le due principali stazioni ferroviarie a diventare luoghi con negozi, locali di intrattenimento. E poi coordinandosi con le Langhe e con le località alpine per pacchetti turistici che coinvolgano anche Torino.
A questo proposito Giacosa sottolinea come Torino deve muoversi in un’ottica di area metropolitana. Che è ben più piccola della Città Metropolitana che si estende da Claviere a Quincinetto, da Chivasso a Carmagnola. Occorre individuare un’area che possa mettere i servizi in comune, ed anche molte iniziative. Da Settimo Torinese a Rivoli, da Moncalieri a Pino Torinese, da Venaria a San Mauro. Evitando sprechi per una duplicazione di alcune attività, facendo massa critica in molti settori.
E, al contempo, si dovrebbe alleggerire l’amministrazione comunale affidando alle circoscrizioni più deleghe e più denaro: “Le circoscrizioni sono le realtà più vicine ai cittadini ma ora non hanno praticamente poteri. È assurdo e vogliamo cambiare questa situazione paradossale”.
1 commento
OTTIMO PROGRAMMA CHE PREVEDE DI RIPORTARE LE INDUSTRIE A TORINO.
ABBIAMO BISOGNO DI CREARE NUOVE MANIFATTURE PER RILANCIARE L’OCCUPAZIONE.
MENO DISOCCUPATI PER OTTENERE PIU’ BENESSERE .
SPERIAMO CHE GLI ELETTORI SIANO INFORMATI DI QUESTI VALIDI PROGETTI E CHE QUINDI RACCOLGA MOLTI VOTI !!!