Se n’è accorto persino Crozza che, nella sua trasmissione del venerdì sera, ha tentato di ironizzare sulle opposte posizioni di Forza Nuova e Casa Pound in merito alla guerra in Ucraina. Perché, ormai, l’idea che si possano avere opinioni diverse su argomenti dove impera il pensiero unico obbligatorio è diventata oggetto di ironia, di scherno. Ed invece rappresenta un miracoloso segnale di vita in un universo – quello delle destre – che pareva ormai aver definitivamente rinunciato al pensiero. Tanti gruppi sparsi ed in disaccordo che hanno la voglia e la capacità di discutere.
Oddio, qualche segnale di vita compare persino in quella sinistra estrema che ha improvvisamente scoperto l’esistenza delle basi Nato in Italia, la sudditanza nei confronti di quelli che, sino a ieri, erano gli eroici liberatori e non i nuovi (da 80 anni..) padroni.
È vero che le discussioni, anche le liti, le rotture, le dimissioni e le eventuali ricomposizioni riguardano piccoli mondi antichi che non hanno alcuna influenza su partiti e movimenti. Polemiche interne a mondi separati ed ininfluenti. Però è già qualcosa di più e di meglio rispetto alla totale mancanza di pensiero evidenziata da un parlamento sempre più inutile anche perché sempre più omogeneo.
Il padrone americano ha comunicato la parola d’ordine e gli schiavi italiani si sono immediatamente adeguati. Con gioia e serenità, perché pensare ed informarsi avrebbe comportato una fatica eccessiva. Mica sono pagati per pensare, lorsignori.
Ed a cascata i media di regime si sono allineati con una velocità degna di miglior causa. Cancellate le bombe Nato su Belgrado (il vicedirettore del Corriere ha negato che la Nato abbia fatto una guerra); cancellate le false accuse angloamericane sulle inesistenti armi chimiche di Saddam; cancellati i bombardamenti a tappeto americani sull’Irak con decine di migliaia di vittime civili; cancellato il napalm americano in Vietnam.
Tutti allineati, tutti atlantisti. Compresi quelli che, in teoria ma solo in teoria, sarebbero all’opposizione. Troppo impegnati ad ottenere un osso da Washington per rendersi conto di come tutto questo sistema mediatico di regime sarà utilizzato contro di loro se dovessero essere premiati dalle urne. E mentre loro scodinzolano felici per essere stati ammessi all’ammucchiata atlantista, i sondaggi che tanto li appassionavano sino alla scorsa settimana indicano ora una prima flessione. Il Pd cresce e gli ex patrioti neo atlantisti si staccano.
Ma loro non si preoccupano. Non si accorgono che la censura diventa sempre più opprimente e può essere utilizzata, a seconda delle necessità, contro chiunque provi a superare i limiti imposti dal pensiero unico obbligatorio. Non si accorgono che il cappio si stringe sempre più. Che le parole d’ordine, da non mettere in discussione, si susseguono sempre più rapidamente. Che le emergenze sono ormai una costante: prima sanitaria, ora bellica, poi ambientale e magari economica. No, non se ne accorgono. E mentre il confronto si fa serrato nei numerosi gruppi culturali esterni, all’interno si minacciano sanzioni (quanto piace la parola ai neo atlantisti!) contro chiunque non baci la pantofola al petomane di Washington.