Dunque…. per errore ho acceso la televisione. E ascoltato un telegiornale. Non ricordo quale… tanto le differenze, se ci sono, non le riesco a cogliere. Roba da rimpiangere i tempi di Emilio Fede. Lui, almeno, dava un carattere personale al suo Tg.
Comunque, peggio per me. Dovevo asciarlo silente. Come è stato per, circa, tre anni. E, soprattutto, non dovevo ascoltare il notiziario. Perché errare humanum est, ma questo mi appare, stupidamente, diabolico.
Un chiacchiericcio senza fondamento… che manco all’osteria… o meglio, vista la preminenza femminile, neppure dal parrucchiere.
Uno sciocchezzaio senza fondamento. Un repertorio di banalità.
Il clima. Servizi – gli unici documentati – che fanno vedere piogge disastrose, nubifragio, neve sulle Alpi. Un colonnello dell’aereonautica, unica presenza seria, che spiega l’arrivo di correnti fredde. La fine, brusca, dell’estate. Dieci gradi in meno. Sì, naturalmente tornerà il bel tempo, spiega. Mica può piovere per sempre. Altrimenti bisognerebbe resuscitare il vecchio Noé. Ma comunque l’estate, il gran caldo, sono al capolinea. Settembre? Speriamo che sia mite. Come da sempre a memoria d’uomo.
E subito, la giornalista, con sguardo attonito, comincia a parlare di riscaldamento globale. Di emergenza climatica. E coinvolge un… esperto. Perché e in cosa, non è dato saperlo. È esperto, lo dice lei. Quindi Vangelo.
Pioggia, temperature basse e, addirittura, neve in agosto non significano nulla. Il riscaldamento globale c’è. Lo ha detto Greta. Ed è stata ricevuta da Biden e dal Papa… le hanno dato anche una laurea ad honorem.
E se Rubbia (premio Nobel) e Zichichi e tanti altri dicono il contrario… peggio per loro. Mica sono degli “esperti”. Mica sono Greta…
Poi la guerra. Gli Ucraini stanno sfondando. La vittoria di Kiev è vicina. Dice la solita “giornalista”. Sempre con sguardo intontito, e voce (falsamente) festosa.
Peccato che tutte le fonti internazionali, tutti gli analisti autentici, americani in testa, dicano l’esatto contrario. E che Washington stia cercando una exit strategia, come sempre in questi casi. Abbandonando Zelenski e i suoi al loro destino. Già accaduto, di recente, in Afghanistan. Per non tornare lontano con la memoria. Al Vietnam.
Però nessuno lo ha ancora detto alla povera giornalista. Lei, e il direttore del tg, si attengono alla vulgata ufficiale. Che viene dall’alto. E con i principali monumenti di Roma, e non di Roma soltanto, illuminati con i colori della bandiera ucraina… beh che volete aspettarvi?
Forse qualcuno dovrebbe informare Palazzo Chigi e dintorni di come stanno davvero andando le cose lassù. E che Francia e Germania si stanno chiamando fuori. Persino la Polonia sta prendendo le distanze da Kiev…
Ma qui da noi ci sono altri problemi. Una famiglia… ingombrante. Dichiarazioni sull’eccellenza della mensa dei poveri. Sull’abuso di alcool da parte delle ragazze. Fratelli, sorelle, cognati ed altri da sistemare…
Non c’è materialmente il tempo per guardare cosa sta succedendo nel mondo.
A quello ci pensano Crosetto. E Tajani. In procinto di partire per Pechino. Dove spiegherà ai cinesi perché usciamo dal protocollo per la Via della Seta. Ma che restiamo loro amici. E che non vogliamo avere contraccolpi (leggi: danni e ritorsioni) economici.
Xi Jinping crederà di assistere ad una Commedia all’italiana. Riscritta da Jonesco.
Poi, la stessa giornalista, con sguardo sognante, comincia a parlare della ennesima variante del Virus… della quarta/quinta dose dei vaccini. Per la gioia, probabilmente, degli ipocondriaci cronici, vedovi inconsolabili di Speranza. Che ancora girano con la mascherina…
Basta. Spengo.
Se devo sognare preferisco altri sogni.
E, come direbbero i miei, vecchi, allievi coatti: Ma che se’ fumano questi? Cambino pusher, che questo je dà roba cattiva…