Come si misura la ripresa dell’economia italiana? Dal numero dei morti sul lavoro. Carlo Soricelli, curatore dell’Osservatorio che si occupa della strage infinita sui posti di lavoro italiani, sottolinea come alla data del 26 maggio siamo a +25% dei morti per infortuni sui luoghi di lavoro rispetto allo stesso giorno del 2020. Molto, ma molto peggio rispetto a quanto emerge dagli ex grandi quotidiani nazionali. Che hanno finto indignazione per la morte della giovane madre in una fabbrica tessile di Prato, poi hanno fatto finta di niente.
“Dalla morte di Luana del 3 maggio – avverte Soricelli – sono morti altri 46 lavoratori che non hanno avuto nessuna risonanza mediatica. Uno scempio che lascia attoniti”. Probabilmente si sbaglia, Soricelli. Lo scempio lascia indifferenti. Volutamente indifferenti. Perché, in caso contrario, bisognerebbe criticare le scelte del governo di Sua Divinità. E l’ammucchiata di governo non può essere criticata.
Se non si fosse obbligatoriamente indifferenti bisognerebbe indignarsi per il pressoché totale silenzio del signor Mattarella. Che ha sibilato qualcosa per la morte della giovane madre di Prato ma si guarda bene dal protestare con il ministro del Lavoro e con gli altri ministri coinvolti nei mancati interventi di prevenzione.
Ed i giornalisti di servizio preferiscono sparare titoli in linea con la banda Speranza, accusando le riaperture per i morti della funivia, piuttosto di informare sui morti molto più numerosi nelle aziende di ogni settore.
È evidente che il rischio zero non esiste e non può esistere. Solo la banda Speranza lo pretende per concedere di divertirsi. Ma tra l’impossibilità di eliminare ogni rischio sul posto di lavoro e la riduzione di ogni misura di sicurezza, c’è un abisso. Appare evidente che molti, troppi imprenditori abbiano approfittato dell’emergenza provocata dalla banda Speranza per risparmiare sulla prevenzione. Si sono intensificati i ritmi di lavoro per recuperare il tempo ed il fatturato perduti. Giocando sul consenso obbligatorio nei confronti di questa Santa Alleanza tra padronato, sindacati e governo. I lavoratori si arrangino.