Capitale del cioccolato ben prima di essere capitale dell’auto. Torino, ovviamente. Ed una delle zone vocate alla produzione del cibo degli dei americani era Borgo San Donato dove si erano insediate numerose aziende. Perché l’area era attraversata da un canale (ora via Bonzanigo) con l’acqua in arrivo dalla Pellerina per garantire la forza motrice ai macchinari per la lavorazione del cacao.
La situazione è molto cambiata nel corso degli anni. Però a San Donato nel 1979 è nata un’azienda per la produzione del cioccolato, la Sperandri. Il nome derivava dalla “fusione” delle due titolari. Poi, all’inizio del 2020 la proprietà passa alla famiglia Alberti. Che non può neppure iniziare la produzione poiché la chiusura del Paese per Covid blocca tutto. Ma Fabio Alberti, amministratore delegato, non si perde d’animo: “Stiamo investendo capitali ma anche e soprattutto risorse umane e la nostra tradizione per riportare in auge un’azienda che dal 1979 a Torino ha significato cioccolato, Giandujotto in primis. Siamo particolarmente orgogliosi di avere con noi Massimo Gertosio, erede di una famiglia di pasticceri e cioccolatieri che non ha bisogno di presentazioni. Una breve chiacchierata e non abbiamo avuto dubbi: doveva diventare il nostro partner, la pedina fondamentale del processo di rinascita della nostra fabbrica, del marchio Sperandri, con le radici saldamente ancorate nel passato ma lo sguardo rivolto al futuro”.
Il marchio Sperandri è noto tra gli addetti ai lavori ma non al grande pubblico. E questo perché le precedenti proprietarie avevano puntato sulla produzione conto terzi. Anche adesso l’azienda torinese fornisce grandi aziende, caffè storici, pasticcerie famose. Non solo piemontesi, ma si arriva sino in piazza del Popolo a Roma. Ora, però, a fianco della produzione per conto terzi si vuole ampliare l’attività rivolta alla clientela diretta, facendo conoscere il marchio Sperandri.
La ricerca della qualità e la volontà di offrire ottimi prodotti hanno segnato il percorso della Cioccolateria Artigianale Sperandri di Torino sin dalla fondazione, nel 1979. Considerata la vocazione cittadina, si imponeva una scelta fondamentale: attrezzarsi per lavorare uno degli ingredienti più blasonati del territorio piemontese: la nocciola Tonda Gentile Piemonte IGP, che tuttora è tostata e macinata nel laboratorio aziendale. Una nocciola che è universalmente riconosciuta come la migliore al mondo, ricca di oli pregiati che, dopo un’accurata tostatura, si sposano alla perfezione con il cacao. Ogni giorno nel laboratorio di Sperandri si ricerca il giusto equilibrio tra rispetto della tradizione e slancio verso l’innovazione.
Nei Giandujotti estrusi – e sono rimasti in pochissimi, a Torino, a produrli per estrusione – e nei Cremini rigorosamente tagliati a mano sono racchiusi più di due secoli di esperienza, di sapori, di lavoro avallati da materi prime di alta qualità e moderne tecniche di lavorazione ma sempre con la cura, l’attenzione e il savoir-faire dell’artigianalità. Ma la gamma di prodotti è estremamente varia, con 80 tipi di praline per arrivare sino al torrone.
Aspetto interessante per i clienti è la possibilità di personalizzare molti dei prodotti: dagli incarti di gianduiotti, cremini e cioccolatini duri con il logo del committente, fino alle uova di Pasqua finemente decorate a mano o vestite in modo unico.
Con Fabio Alberti, giovane imprenditore, e Massimo Gertosio, maître chocolatier d’eccezione, si crea un binomio che vuole puntare molto in alto. Appena creata la squadra, si investe in un secondo punto vendita in città, oltre a quello legato al laboratorio di produzione. In posizione strategica, nel cuore di Santa Rita, nella commerciale via Tripoli dal 1° luglio scorso ha aperto la prima cioccolateria/gelateria col marchio Sperandri, in collaborazione con il nome che significa gelato a Torino: Fiorio. Una sinergia che nasce con il gelato di Fiorio – solo creme – realizzato però con le ricette di Sperandri.
La sorpresa dell’autunno, nasce per la festa di via di domenica scorsa di Via Tripoli e per riproporre ai Torinesi una ghiotta specialità di casa Gertosio: il Sabaudo, oggi solo da passeggio. Un bicchiere di plastica biodegradabile trasparente con crema di nocciole (50% di nocciola IGP Piemonte), caffè non zuccherato (miscela appositamente selezionata con una torrefazione artigianale di Pinerolo), una generosa quantità di panna montata e una spolverata di granella di nocciole tostate.
Sul sito vi sono tutti i prodotti: https://www.cioccolateriasperandri.it/.