Al pessimo Speranza ed alla banda degli esperti a gettone le montagne fanno schifo, danno fastidio. E così preparano la riapertura dei bar e ristoranti esclusivamente nelle località di mare. Perché condizionare la possibilità di lavorare alla presenza di tavoli all’aperto significa impedire l’attività a tutti coloro che operano in aree dove le temperature sono conciliabili con un pasto caldo solo per poche settimane all’anno.
Perché mangiare anche solo una pizza gelata non è proprio il massimo né per la digestione né per il piacere del palato. E un ristorante di qualità non offre solo panini da mangiare freddi nel minor tempo possibile. La ristorazione è tutt’altra cosa. Anche nelle città dove il governo dei Migliori pensa che siano sufficienti 4/5 tavoli ammonticchiati sul marciapiede per garantire la sopravvivenza a ristoranti che, all’interno, avevano 50/60 coperti. E magari occorrerà aver fatto il tampone, a pagamento, per potersi sedere per una pizza. Davvero grandi esperti di turismo, economia, gastronomia. Ma non si può pretendere che Speranza e la banda capiscano. A loro occorre tempo, molto tempo.

Ad esempio pare che abbiano impiegato poco più di un anno per capire che all’aperto i rischi di contagio sono quasi nulli. Però erano loro – Speranza e gli esperti – ad impedire di andare nei parchi. Tutti ricordano le immagini delle truppe di Lamorgese impegnate nella caccia all’untore che, da solo, osava circolare in un bosco. O all’altro criminale che, sempre da solo, si avventurava in kayak con il rischio di contagiare tonni e sardine.
Però ora che hanno stabilito per decreto che all’aperto non ci si contagia, non hanno revocato l’obbligo di camminare indossando la mascherina. Se no Fca a chi le vende?

Adesso la sfida si sposta a San Marino. Gli irresponsabili untori della repubblica del Titano riaprono tutto, dopo aver sottoposto la popolazione alla vaccinazione con lo Sputnik. Dunque o ci si organizza per avviare una campagna di ripopolamento di San Marino, visto che secondo l’Ema e l’Aifa gli abitanti moriranno tutti, oppure qualche magistrato dovrà mandare a processo per strage tutti coloro che hanno impedito l’arrivo del vaccino russo. Ovviamente non succederà, perché nessuno può illudersi di ottenere un briciolo di giustizia contro i servitori di Big Pharma.
Però è estremamente fastidioso vedere i funzionari dell’Ema andare in Russia a visitare i laboratori dello Sputnik e scoprire che, forse, torneranno per una nuova gita scolastica il mese prossimo. Con calma. Mentre solo in Italia sono 3/400 i morti quotidiani. Ma i numeri, si sa, sono una variabile indipendente per Speranza e la sua banda. Perché in Spagna si sono superate le 470mila vaccinazioni al giorno, in Francia si è andati oltre le 500mila ed in Germania oltre le 700mila. E il pessimo ministro italiano ha detto che l’Italia, con 300mila, è in linea con questi Paesi.

Va bene che il ministro degli Esteri è Giggino ed il sottosegretario è Di Stefano, dunque non è da loro che Speranza può informarsi, però potrebbe chiedere lumi ad un qualunque funzionario della Farnesina. Scoprirebbe così che la Spagna, con 170mila vaccinati in più al giorno, ha 12 milioni di abitanti in meno: non siamo proprio in linea. La Francia ha 5 milioni di abitanti in più dell’Italia, ma con 200mila vaccinazioni in più ha un rapporto migliore. E lo stesso vale per la Germania, con più del doppio di vaccinati ma molto meno del doppio della popolazione (83milioni).
Esperto di salute no, di matematica nemmeno. Ma perché Speranza fa il ministro?